Ha confuso il Tribunale di Spalato con la sede giudiziaria bilingue di Rovigno? È magari convinto che per motivi storici la minoranza italiana nel capoluogo dalmata debba avere gli stessi diritti per quanto concerne l'uso della lingua riconosciuti in una parte dell'Istria? O semplicemente ha trovato il modo per far parlare di sé, per mettersi al centro dell'attenzione. Oppure siamo in presenza di una strategia studiata a tavolino per cercare di strappare il riconoscimento della seminfermità mentale e ottenere sconti di pena ovvero essere proclamato incapace d'intendere e volere ed evitare anni e anni di reclusione?
Forse non sapremo mai i reali motivi che hanno spinto Filip Zavadlav, imputato di triplice omicidio, a rispondere in italiano alla giudice all'inizio del nuovo processo a suo carico al Tribunale comunale di Spalato. In ogni caso, con sua grande sorpresa, la giudice gli ha risposto pure in italiano e poi gli ha spiegato che quello spalatino è un Tribunale in cui la lingua ufficiale è il croato e la scrittura quella latina. Visto che l'imputato non si è dato per vinto e ha risposto in italiano anche quando ha dovuto dichiararsi colpevole o innocente per il triplice omicidio, il processo è stato sospeso e nei suoi confronti è stata disposta la perizia psichiatrica per capire se sia in condizioni di seguire il dibattimento in aula. Il ventisettenne Filip Zavadlav, va ricordato, si era reso protagonista l'11 gennaio 2020 di una sorta di spedizione punitiva per le vie di Spalato, quando con un kalashnikov aveva sparato contro tre persone di età compresa tra i 27 e i 35 anni uccidendole. A quanto pare, dalle vaghe spiegazioni fornite, le vittime avrebbero maltrattato la sua famiglia o meglio i suoi fratelli che avevano dei debiti nei loro confronti.

(red)

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Vladimir Dugandžić/Cropix/Slobodna Dalmacija
Foto: MMC RTV SLO/Foto: Vladimir Dugandžić/Cropix/Slobodna Dalmacija