Foto: BoBo
Foto: BoBo

RTV Slovenia ha chiuso l'anno con un attivo di 96 mila euro. Il direttore generale pro tempore dell'ente Grah Whatmough si e' detto molto soddisfatto del risultato raggiunto che ha riportato la RTV Slovenia in positivo per la prima volta dopo 7 anni. Conti fortemente in rosso, ha ricordato, dal 2018 al 2021, con perdite che hanno sfiorato i 5 milioni di euro. A risollevare le sorti finanziarie dell'ente sono stati diversi fattori, entrate record dalla pubblicità e dal canone RTV, sono aumentati gli abbonati nonostante l'importo stagni da oramai dieci anni, ha detto Grah Whatmough ricordando gli altri introti come la vendita delle azioni Eutelsat o l'affitto degli impianti di telecominicazioni RTV ad operatori privati, dall' altra parte a incidere negativamente sulle spese è stato soprattutto il caro energia, che ha inciso fortemente sul bilancio. La strategia di risanamento aziendale ha riguardando anche le risorse umane, con i prepensionamenti e pensionamenti, nello scorso anno hanno lasciato l'ente una sessantina di dipendenti, anche quest'anno il piano parla di 70 esuberi, ma di questo, ha detto il direttore generale facente funzione, si occuperà la nuova dirigenza, come del piano finanziario dell'anno in corso. La speranza, ha aggiunto, che il Governo decida di aumentare il canone adeguandolo al tasso di inflazione, passando dagli attuali 12,75 euro a 16,22 euro, cioè 26 milioni di euro all'anno in più nelle casse della radiotelevisione pubblica.

Nessun riferimento alla verifica costituzionale della nuova legge RTV da parte del direttore generale mentre i sindacati dei giornalisti dell'ente hanno aupicato che l'alta corte decida in maniera responsabile. I rappresentanti di categoria hanno parlato di poca serietà dimostrata dalla dirigenza RTV nelle trattative, nessuna delle richieste - autonomia giornalista, redazionale e istituzionale - è stata fin ora realizzata, hanno rilevato, pertanto la prossima settimana decideranno se intensificare le attività di sciopero. Da 9 mesi vanno avanti delle sterili trattative che non stanno portando a nulla, non scenderemo più a compromessi, siamo pronti ad incorciare le braccia se contunueremo a esser ignorati, ha detto il capo del gruppo negoziale Alenka Potočnik. Secondo i sindacati anche l'interpretazione dei risultati finanziari dell'ente è completamente errata in quanto ci sarebbero molte irregolarità. Così, il servizio pubblico, perde credibilità, hanno sentenziato. (ld)


Foto: Zajem zaslona
Foto: Zajem zaslona