Foto: EPA
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Le Forze dell'Ordine di Trieste e Gorizia inizieranno a ricevere in questi giorni le fotocamere acquistate dalla Regione Friuli-Venezia Giulia che verranno adibite al controllo delle aree boschive maggiormente coinvolte nel passaggio dei migranti irregolari provenienti dalla "Rotta balcanica". La notizia è stata anticipata dal quotidiano locale di Trieste, "Il Piccolo", che ha messo in evidenza come questi strumenti mobili di rilevazione ottica saranno inizialmente assegnati alla Polizia locale del capoluogo giuliano che poi le distribuirà alle altre Forze dell'Ordine. Saranno dunque 50 i dispositivi che verranno distribuiti a Trieste: 20 alla Questura, 10 al Comando provinciale dei Carabinieri e altre 10 a quello della Guardia di finanza; le altre resteranno alla Polizia locale. La Questura di Gorizia ne riceverà invece 15.
La Regione si è posta l'obiettivo di migliorare nelle operazioni di contrasto al fenomeno migratorio internazionale e soprattutto ad accelerare tutto l'iter delle riammissioni.
Nel 2022, in tutto l'anno, il numero di migranti provenienti dalla frontiera della Provincia di Trieste è quintuplicato. Il dato è aumentato in maniera inattesa, soprattutto per il grande numero di ingressi avvenuto anche in inverno, negli anni precedenti periodo ritenuto decisamente poso idoneo di migranti che si spostavano lungo la Rotta balcanica in territori europei dai climi piuttosto rigidi.
Negli ultimi 3 mesi del 2021 furono circa 1.200 i richiedenti asilo ad arrivare sul territorio, ma nello stesso periodo del 2022 il numero è cresciuto a quasi 5.700.
I numeri forniti dalla Prefettura di Trieste comprendono tanto i rintracci di immigrati entrati illegalmente nel nostro Paese quanto coloro che si sono presentati spontaneamente alla Questura del Capoluogo Giuliano o alle Forze dell'Ordine appena passato il confine.

Davide Fifaco