Foto: EPA
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Un nuovo avviso alla Cina è giunto dalla NATO. Secondo i vertici dell'Alleanza Atlantica la fornitura di armi alla Russia sarebbe un errore storico. Gli alleati hanno osservato il crescente allineamento del governo cinese con Mosca dopo la visita del Presidente Xi Jinping al Cremlino e il suo incontro con l'omologo russo Putin. Il Segretario NATO ha dichiarato che Pechino si rifiuta di condannare l'aggressione russa in Ucraina, che fa eco alla propaganda russa e che sostiene l'economia di Mosca. Secondo Stoltenberg Cina e Russia stanno intensificando le loro attività militari congiunte nella regione indo-pacifica, e in riferimento a ciò ha lanciato un avvertimento dicendo che qualiasi fornitura di aiuti letali da parte della Cina sarebbe un errore storico con profonde implicazioni. Attualmente comunque non vi sono prove di eventuali forniture, ha aggiunto Stoltenberg. Il messaggio a Pechino è giunto durante la visita della Presidente della Commissione Europea Von der Leyen e del Presidente francese Macron nella capitale cinese. Mentre la bandiera della Finlandia è stata issata assieme alle altre 30 dell'Alleanza al quartier generale di Bruxelles, il vertice NATO si è concluso con un altro paese nordico al centro dell'attenzione, vale a dire la Svezia, che ha chiesto di aderire ma attualmente è mantenuta in stallo da Turchia e Ungheria. A questo proposito il Ministro degli Esteri di Budapest Szijjarto ha dichiarato che fare pressioni sul suo Paese non porterà ad alcun risultato perchè la decisione di ratificare l'accordo dipende dal parlamento nazionale, dove molti deputati hanno denunciato le critiche svedesi al governo Orban. Szijjarto ha aggiunto che quando i deputati sentono dire da Stoccolma che il sistema politico ungherese non è democratico, non è legittimo, che è una dittatura sono giustamente irritati perchè hanno ottenuto il loro mandato in elezioni democratiche sulla base della relazione con i cittadini.

Franco de Stefani