Foto: Reuters
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Nella notte un allarme aereo su vasta scala è stato diramato su una gran parte dell'Ucraina.
Riguarda, in particolare undici regioni secondo quanto riporta l'agenzia di stampa ucraina Unian. Le autorità hanno comunicato che la difesa aerea è operativa nella regione della capitale ed ha invitato la popolazione a ripararsi nei rifugi o in altri luoghi sicuri.

Hanna Maliar, viceministro della Difesa ucraina ha spiegato che le truppe del suo Paese sono avanzate in alcune zone e che l'esercito ucraino si stava muovendo lungo un fronte abbastanza ampio verso Bakhmut.

Inoltre, il comando dell'Aeronautica ucraina riferisce che la difesa aerea ha distrutto tutti e 35 i missili da crociera lanciati dalla Russia contro il Paese.
Il capo dell'amministrazione statale regionale di Kherson, Alexander Prokudin, ha invece lanciato l'allarme dopo l'esplosione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya. Prokudin ha annunciato l'evacuazione dei residenti dalla riva destra del Dnepr, che sono minacciati dalle inondazioni. Al momento è però impossibile evacuare la popolazione della riva sinistra, perché è occupata dai russi.

Nel frattempo, secondo quanto riportato dal quotidiano giapponese Nikkei, la Russia potrebbe "riacquistare" attrezzature militari precedentemente spedite in India e Myanmar. Il giornale, sulla base dell'analisi sui dati di sdoganamento, rivela che Mosca ha riacquistato parti di carri armati e missili per riparare armi più vecchie da utilizzare in Ucraina.
Nonostante le sanzioni occidentali mirate alla capacità della Russia di produrre armi, Mosca sta usando con successo paesi intermediari per aggirare queste misure.

Prosegue, infine, la visita del cardinale Zuppi a Kiev. L'iniziativa ha lo scopo principale di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni. Un'iniziativa che il Cremlino ha commentato precisando che il presidente russo Vladimir Putin per ora non ha in programma alcun incontro con il cardinale.

Davide Fifaco