Foto: Reuters
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In Israele è stato formato un governo di emergenza nazionale attraverso un accordo tra il premier Benyamin Netanyahu e il leader dell'opposizione Benny Gantz, che ha visto la creazione di un gabinetto di guerra focalizzato sul conflitto. Il Paese prosegue nel dispiegamento di veicoli corazzati a nord della Striscia di Gaza, ma non ha ancora annunciato un'eventuale offensiva terrestre. È una possibilità che comporta rischi significativi. L'Egitto ha ricevuto da Hamas l'impegno a non maltrattare ostaggi stranieri". Lo scrive al Arabiya citando sue fonti secondo le quali "l'Egitto prenderà in carico il dossier degli ostaggi stranieri e con doppia nazionalità detenuti da Hamas e raggiungerà un'intesa al riguardo".

L'esercito israeliano prosegue, al momento, i bombardamenti e le incursioni aeree su Gaza. La situazione nella città è critica, con l'assedio israeliano che impedisce l'accesso a cibo, carburante e medicinali. L'approvvigionamento di elettricità è stato interrotto, mentre i soccorritori cercano sopravvissuti tra le macerie.
L'ONU segnala che più di 180.000 persone a Gaza sono ora senza un alloggio, molte delle quali vivono temporaneamente per strada o nelle scuole. Secondo il Ministero degli Esteri palestinese, gli attacchi israeliani hanno causato la distruzione di oltre 22.000 unità residenziali, di 10 strutture sanitarie, dell’Università islamica e il danneggiamento di 48 scuole. Il rappresentante palestinese all'Onu ha scritto al Consiglio di Sicurezza, accusando Israele di crimini di guerra.

Nel frattempo, in Cisgiordania i palestinesi affermano di essere stati presi di mira dai coloni israeliani. La situazione si è ulteriormente complicata con i bombardamenti israeliani in risposta a un attacco con razzi da parte del gruppo Hezbollah, sostenuto dall'Iran, nel sud del Libano. Dopo l'annuncio di Hamas e la Jihad islamica di nuovi attacchi missilistici su Israele, una nuova una raffica di razzi da Gaza è partita verso il centro di Israele, la zona larga di Tel Aviv, che include l'aeroporto Ben Gurion. Colpito anche l'ospedale di Ashkelon, nel sud di Israele; non vi sarebbero state vittime.


Corrado Cimador