Nel messaggio per le festività di Natale e Capodanno il premier Robert Golob rileva che quando si affronta il nuovo anno è meglio lasciarsi alle spalle le cose brutte e ricordare i momenti belli che possono essere fonte di ispirazione per un futuro migliore, più luminoso, e quest'anno la Slovenia può davvero ricordare momenti del genere. Ha sottolineato l'unità e la solidarietà dimostrata dal paese dopo le alluvioni di agosto e ha ringraziato ancora una volta tutti coloro che hanno dato una mano nell'opera di sanamento. "Molti credono che questo sia il momento giusto per fare i conti con l'anno che sta per andarsene; personalmente la penso in modo leggermente diverso". Golob ha citato l'incredibile unità e la solidarietà nei confronti delle persone colpite dal disastro, nei momenti più drammatici durante e immediatamente dopo la catastrofe, quando gli aiuti erano maggiormente necessari e urgenti. Il premier ha voluto ringraziare tutti per l'altruismo espresso, un auspicio per entrare nel nuovo anno ancora più coesi.

Foto: MMC RTV SLO/Foto: EPA
Foto: MMC RTV SLO/Foto: EPA

Il Ministro degli esteri, Tanja Fajon evidenzia che ci lasciamo alle spalle un anno di prove; nell'affrontare le sfide abbiamo dimostrato l'importanza dei principi, della solidarietà, della cooperazione e della fiducia. Solidarietà che si è manifestata con gli aiuti arrivati dall'estero per sanare le conseguenze della catastrofe naturale di inizio agosto. Un anno in cui la Slovenia ha ribadito il rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale, dapprima con la ferma condanna degli atti terroristici perpetrati ad inizio ottobre nel sud di Israele e ora sostenendo le richieste di aiuti umanitari e di una tregua a Gaza, con un appello per la pace in Medio Oriente. Lo stesso vale per l'Ucraina, con un sostegno politico e finanziario a difesa della democrazia, del diritto internazionale e del rispetto dei diritti umani fondamentali. E ancora l'enorme importanza della stabilità dei Balcani occidentali, con il futuro dei paesi dell'area che deve essere nell'Unione Europea. I valori difesi dalla Slovenia, ha evidenziato ancora Tanja Fajon, sono stati riconosciuti quando è stata eletta a grande maggioranza come membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel prossimo biennio.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: BoBo
Foto: MMC RTV SLO/Foto: BoBo