Foto: giroditalia.it
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La tappa friulana del Giro d’Italia prenderà il via da Mortegliano per raggiungere Sappada, un percorso di 157 chilometri e oltre 2800 metri di dislivello che attraverserà il territorio, comportando, ovviamente modifiche alla viabilità. Gli organizzatori si dicono pronti per il grande evento.

Paolo Urbani, presidente del Comitato di tappa nel Friuli Venezia Giulia, ai nostri microfoni presenta la tappa odierna: "Questa tappa è l'ultima creatura di Enzo Cainero (compianto patron del Giro in FVG) ed è nata da una sua idea. Voleva unire la comunità di Mortegliano che ha il campanile più alto d'Italia e la torre campanaria più alta d'Europa, con Sappada che è l'ultima comunità arrivata in Friuli. Noi abbiamo cercato di portare a termine anche questo suo sogno e speriamo di averlo fatto nella migliore delle maniere. E' sicuramente una tappa insidiosa perché arriva a fine giro. Ricordo che è il terz'ultimo giorno quindi i corridori arriveranno anche stanchi e soprattutto si prepareranno al tappone di domani, con la doppia scalata sul Monte Grappa, e quindi ci sarà da attendersi qualche attacco perché ci sono tre salite importanti con tre gran premi della montagna. Ci sono due traguardi volanti dei quali mi preme sottolineare, a Peonis per onorare Ottavo Bottecchia nei 100 anni della prima sua vittoria al Tour, e poi c'è un traguardo intergiro nel Comune di Paularo. Ci sono tutti gli ingredienti perché ci sia uno spettacolo e ci sia vero agonismo. Ci aspettiamo tanta gente sulle nostre strade, così come è stato lo scorso anno. Ci aspettiamo naturalmente tanta gente dalla Slovenia per Pogačar, ci aspettiamo anche tanta gente dalla vicina Austria, ma soprattutto ci aspettiamo tanti friulani. Tutti attendiamo e speriamo di vedere Jonathan Milan con la maglia ciclamino, ancora una volta, ma soprattutto anche la sorpresa di qualche altro friuliano come Alessandro De Marchi, visto che questa è una tappa più adatta a lui." (ld)

Foto: EPA
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