Il presidente della Nataša Pirc Musar, ospite oggi di Radio Koper, ha fatto gli auguri anche a Radio Capodistria per i suoi 75 anni: "Negli ultimi diciotto mesi ho trascorso molto tempo tra la minoranza italiana e ungherese in Slovenia e le minoranze slovene in Italia, di recente sono stata pure in Carinzia. Il Centro regionale è di eccezionale importanza. Sono media per preservare la lingua e la cultura. Radio Capodistria è sicuramente un indicatore di tutto ciò che la minoranza italiana in Slovenia sta facendo, di quanto sia attiva. Si tratta di un paritario costruttore di cultura in questa regione. Faccio i miei sinceri complimenti a Radio Capodistria per i suoi 75 anni e spero che continuerete a coltivare la cultura italiana in Slovenia per molto tempo. La lingua italiana è praticamente parlata in tutta la regione parla, e spero che continuerete ad essere un esempio di convivenza tra sloveni e italiani, tra la lingua slovena e quella italiana. Lo desidero di cuore, che rimanga così”.

Numerosi si ricordano di Nataša Pirc Musar come volto televisivo, per 6 anni è stata giornalista e conduttrice di TV Slovenia e più tardi dell'ente commerciale POP TV. Come ci si trova a svolgere una funzione in qualche modo contrapposta, occupando la massima carica dello stato
"Direi che è più facile essere giornalista, se penso a come sono stati i 15 anni che ho trascorso nel giornalismo. Certo è necessario essere prepararti, prepari le domande, le poni e poi attendi le risposte dell'interlocutore. Dall'altra parte del microfono o della telecamera all'inizio ero molto più tesa . Certo, anche a questo ci si abitua, i media non mi sono estranei, sono cresciuta con i media, ma sicuramente per me è più difficile stare dall'altra parte del microfono."

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter