Il 27 aprile è un richiamo alla memoria e al significato della lotta organizzata contro l'occupatore nazifascista, resa possibile dalla costituzione in questa data del 1941 del Fronte di liberazione del popolo sloveno, a cui aderirono le principali forze politiche di allora. Solo in un secondo momento nella sua organizzazione prevalse il Partito comunista che aveva assunto la guida della lotta armata contro l'occupatore.

Per gli sloveni la seconda guerra mondiale iniziò il 6 aprile 1941, quando la Germania senza alcuna dichiarazione di guerra attaccò la Jugoslavia, di cui la Slovenia faceva parte. Dopo tre giorni tutto il territorio sloveno passò sotto il controllo delle truppe tedesche e venne suddiviso con gli altri Paesi occupatori, l'Italia e l'Ungheria.

Con l'indipendenza della Slovenia nel 1991 la denominazione della ricorrenza è stata modificata, assumendo il significato di Giornata della Resistenza. Le cellule dell'OF operavano capillarmente sul terreno, riuscirono a infiltrarsi persino nelle istituzioni e nei centri di commando dell'occupatore, con azioni e obiettivi sostenuti dagli attivisti che operavano nell'illegalità. La ricostruzione storica dei fatti di allora e una riflessione sul ruolo di questa organizzazione la cui guida venne assunta nel 1943 dal Partito comunista è spesso a tutt'oggi motivo di confronto del mondo politico in Slovenia. Il motivo per cui, in occasione dell'odierna ricorrenza, in campo politico e culturale, viene posto l'accento sulla necessità di superare le divisioni ideologiche e di operare per il progresso della Slovenia e il bene dei suoi cittadini.

Miro Dellore

 Foto: MMC RTV SLO
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