Foto: Reuters
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La decisione finale sull'adesione della Croazia allo spazio Schengen dovrà ora essere presa all’unanimità dal Consiglio dell'Unione europea, che dovrebbe dare luce verde nel corso del prossimo vertice dei ministri degli Interni Ue, previsto per l'8 dicembre. Nel corso della stessa sessione, i paesi membri decideranno anche riguardo l'adesione di Romania e Bulgaria, in modo che tutti e tre gli stati con il primo gennaio 2023 entrino nell'area Schengen.
Anche gli eurodeputati sloveni hanno espresso sostegno all'adesione della Croazia allo spazio Schengen. Ritengono infatti che Zagabria sia pronta e l'adesione del Paese vicino allo spazio senza controlli ai confini interni Ue porterebbe dei vantaggi anche alla Slovenia. Al contempo però avvertono: l'adesione all'area Schengen porterebbe nuovi impegni per la Croazia.
Secondo l'eurodeputato Paulo Rangel, del Partito popolare europeo, in Croazia è stata effettuata "la verifica più completa per l'adesione allo spazio Schengen"; più completa risetto a qualsiasi altro paese dell'Ue finora. Zagabria ha soddisfatto 281 raccomandazioni in otto aree della legislazione Schengen. Inoltre, sia la Commissione europea che il Consiglio dell'UE hanno confermato che il Paese è pronto all'adesione. "L'Europarlamento concorda pienamente: la sospensione dei controlli alle frontiere interne deve essere attuata entro la fine di quest'anno", ha aggiunto Rangel.
Nel rapporto, approvato dall'Europarlamento, è stata comunque ribadita la necessità di un costane monitoraggio del rispetto dei diritti umani alle frontiere esterne dell'Ue. Zagabria dovrà quindi informare sia l'Europarlamento che il Consiglio dell'Ue su come procede l'attuazione del piano d'azione per la gestione delle frontiere esterne, soprattutto il meccanismo indipendente per il monitoraggio dei provvedimenti da parte della polizia. Alla luce dei rapporti sulla violazione dei diritti umani e sul rimpatrio illegale dei migranti ai confini croati, gli eurodeputati desiderano inoltre che la Commissione europea valuti gli aspetti della gestione dei confini esterni e dei diritti fondamentali da parte della Croazia, comprese visite in loco.


E. P.