Nel paese il motto "Io resto a casa" si sta trasformando in "Io sono responsabile". Le prime due fasi di rilassamento stanno proseguendo bene si stanno ultimando i preparativi per l'introduzione della terza, la più impegnativa e difficile vista l'apertura - lunedì prossimo- di bar, ristoranti, alberghi e di asili e scuole. "E' difficile accontentare tutti, ci sono centinaia di situazioni diverse, cerchiamo di essere equilibrati e giusti" affermano gli esponenti dell'Unità di crisi nazionale. Ospite della HTV, l'emittente televisiva nazionale, stamattina il direttore dell'Ente per la salute pubblica Krunoslav Capak ha dichiarato che la situazione epidemiologica va migliorando ma che bisognerà pazientare ancora un po' perché la limitazione della mobilità, la distanza sociale e le altre misure hanno dato dei risultati concreti che ora non vanno gettati alle ortiche. "Il fattore riproduttivo del virus è al di sotto di uno, in alcuni momenti segnava addirittura lo 0,28 ed anche perciò siamo stati in grado di fornire al governo il quadro entro il quale allentare le misure ma le priorità sono state stabilite dalla politica" ha detto Capak che ha avvertito del pericolo di una seconda ondata dell'epidemia ma ha anche illustrato nei dettagli come - dall'11 maggio prossimo- funzioneranno il settore della ristorazione, le attività sportive e ricreative, come si andrà in spiaggia, le misure per scuole e asili aperte per quei bambini che ne hanno reale necessità. "Stiamo valutando la possibilità per ripristinare la circolazione interregionale e analizzando la situazione nei paesi limitrofi perché la quarantena e l'isolamento adottati per impedire la diffusione del virus, non sono sostenibili a lungo termine" ha detto ancora Capak rilevando che la ripresa dell'economia, del commercio, degli scambi e della vita sociale rappresentano ora un'importante e decisiva sfida per la Croazia e per l'Europa intera. (lpa)

Foto: Reuters
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