"Aumentare le capacità ricettive in tutti i centri ospedalieri regionali e in particolare quelle nei reparti di terapia intensiva respiratoria". È una delle indicazioni dell'incontro nel corso del quale come rilevato dal ministro alla sanità Vili Beroš è stato ordinato a tutte le strutture - ma soprattutto a quelle di Zagabria- di incrementare il numero di letti nei reparti d'isolamento. Sembra abbandonata l'idea di trasformare alcune strutture - come la zagabrese Dubrava- in ospedali destinati esclusivamente ai pazienti con Covid 19. Si va - inoltre- verso la formazione di cosiddetti centri secondari per l'accoglienza delle persone positive che saranno allestite nelle cliniche specialistiche sparse in tutto il paese come, ad esempio, i centri di riabilitazione di Crikvenica, Topusko e altri ancora che possono accogliere più di 3 mila ammalati. La terza fase prevede invece l'allestimento di ospedali da campo. Comunque, se come affermato da Beroš, gli ospedali sono attualmente in grado di ricevere 12 mila pazienti in terapia di assistenza in fase acuta, preoccupa la situazione del personale medico-sanitario in quanto il virus non risparmia i camici bianchi. Anche in questo contesto si cercheranno soluzioni con turni alternati mentre sono già pronti i contratti di lavoro per un centinaio di persone nel settore della microbiologia. Gli epidemiologi inoltre saranno coadiuvati dai medici di famiglia nell' individuazione dei contatti avuti con persone positive e - in alcuni casi- stabiliranno le misure di isolamento.

(lpa)

Foto: EPA
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