In seguito alla positività riscontrata in uno dei piccoli utenti, 26 persone - tra le quali 22 bambini e 4 dipendenti - sono state messe in isolamento. Non è la prima volta che il coronavirus colpisce le istituzioni prescolari della regione. Nella prima metà di agosto, erano stati segnalati casi analoghi sempre a Pola e a Orsera quando a risultare contagiate erano state due istitutrici. L’ Istria – con i 4 nuovi casi - continua comunque a distinguersi rispetto al resto del paese che oggi segna un nuovo record: ben 369 infetti. Ancora una volta le Contee più colpite sono quella spalatino-dalmata e Zagabria con rispettivamente 114 e 79 contagi. Quindici quelli nella Regione Litoraneo montana, sette in quelle di Osijek e Požega per nominarne solo alcune. Aumentano le persone positive nell’area zaratina, oggi 19, mentre la Contea di Zara-Knin che è stata inclusa - accanto a quelle di Spalato e Sebenico – sulla lista delle cosiddette zone rosse da parte delle autorità tedesche che sconsigliano i propri cittadini a recarvisi mentre quanti vi fanno ritorno devono sottoporsi obbligatoriamente al tampone.
Intanto l’Istituto nazionale per la salute pubblica ha calcolato i costi dell’epidemia. In questi 6 mesi sono stati spesi più di 258 milioni di kune, gran parte dei quali -200 mila - andati per i test e tamponi. Per le cure degli ammalati di Covid 19 e per l’isolamento sono stati spesi rispettivamente 33 e 24 milioni di kune. Cifre che non sembrano alte se si tiene conto che l’Istituto dispone annualmente di 27,5 miliardi di kune, ma che non figurano nelle spese previste. Per fare un paragone l’Istituto alla salute pubblica spende annualmente 3,5 miliardi di kune per i medicinali con ricetta medica.

(lpa)

Foto: EPA
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