Disposizioni chiare quelle che il ministero ha ufficializzato e che in giornata saranno presentate via skype ai presidi e responsabili scolastici anche perché - come è stato detto - si tratta di regole che vanno adattate alle molteplici specificità. In ogni caso per gli alunni delle classi inferiori ovvero dalla prima alla quarta si prevede una cosiddetta frequentazione “in palloncino”. Arrivi distanziati, permanenza nella propria aula - salvo uscite controllate - fino al termine della giornata scolastica. Per gli scolari e gli insegnanti di classe la mascherina non è obbligatoria la portano invece i docenti delle altre materie.
Misure anti-coronavirus identiche anche per le superiori ovvero dalla quinta all’ ottava dove in caso di classi numerose queste possono venir divise in due gruppi. Qui le mascherine sono obbligatorie se non si riesce a garantire una distanza sociale di almeno un metro e mezzo. Distanziamento che deve essere di 2 metri invece nelle medie superiori. Il ministero suggerisce lezioni in blocco ovvero più ore di una stessa materia in modo da limitare la circolazione dei professori ed i contatti tra più persone. Nel caso di materie- come ad esempio religione o altre discipline facoltative- che prevedono la presenza di studenti di generazioni diverse le lezioni saranno svolte on line. Elaborato pure un piano di lezioni a distanza previste nel caso che un’intera classe vada in isolamento e dunque della durata di 14 giorni oppure, nella seconda variante, per garantire gli spazi necessari al distanziamento. In questo caso, con un avvicendamento di due o tre giorni, metà degli allievi saranno a scuola l’altra metà seguiranno le lezioni da casa. Stando alle indicazioni è importante che un gruppo, una classe non entri in contatto con gli altri gruppi o classi né nei corridoi né nel tragitto fino a scuola. Il vademecum ministeriale fornisce infatti pure la condotta negli scuolabus dove sono obbligatorie le mascherine; mascherine che -come dichiarato da Zagabria-saranno fornite dalle unità amministrative locali ovvero da comuni o regioni che sono i fondatori degli istituti scolastici mentre non è stato specificato chiaramente chi si farà carico dell’eventuale pagamento delle aggiunte per docenti e personale scolastico in genere. Per i frequentanti che presentano malattie croniche il consiglio è di consultare il medico o specialista ma l’impegno è quello di creare le condizioni adeguate e permettere a tutti di frequentare la scuola.

(lpa)

Foto: BoBo
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