Da oggi dunque - e fino al 12 aprile prossimo - nuove e più rigorose misure nella Contea litoraneo montana. L’unità di crisi regionale avrebbe voluto interrompere pure i programmi e le attività culturali professionali e dunque chiudere teatri, cinema e musei ma visto che la proposta non è stata accolta dalla task-force anti-Covid nazionale, a Fiume e Quarnero nonché nell’entroterra risultano al momento vietati assembramenti con oltre 15 persone, feste private con più di 8 o due nuclei famigliari, ginnastica nei centri fitness e palestre. Gli allenamenti e l’attività sportiva al chiuso sono acconsentiti solo alle categorie di primo e secondo livello e agli sportivi che si stanno preparando a incontri nazionali, europei o mondiali. Da ribadire il divieto dell’uso degli spogliatoi e degli spazi comuni, valido anche per chi fa sport all’ esterno mentre saranno intensificati i controlli sul rispetto delle misure negli autobus e negli spazi aperti di bar e ristoranti che continuano con l’ attività. “ Se la nuova stretta non porterà a miglioramenti, stiamo già preparando altri provvedimenti” dicono a Fiume, dove oggi vengono segnalate 34 nuove infezioni su 255 test analizzati. Sono più di 2 mila e 500 i casi attivi mentre il Centro clinico registra la morte di una persona e ben 108 pazienti positivi, 11 dei quali collegati al respiratore. All’ospedale di Pola invece dove sono ricoverate una sessantina di persone decedute due persone, due novantenni con malattie pregresse. Oggi la Regione istriana ha 3 nuovi positivi su 374 tamponi processati mentre sono 96 i casi attivi e mille e 900 le persone in regime di isolamento.

(lpa)

Foto: EPA
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