È Fiume con la Regione Litoraneo- montana a dare avvio oggi alla seconda fase di vaccinazione, quella che prevede la somministrazione del farmaco agli over 65, nel corso della settimana ci si vaccinerà pure a Zagabria dove sono in lista più di 60 mila persone della categoria e poi via via nelle altre località maggiori del paese. Nella prima fase- avviata il 27 dicembre scorso- che includeva operatori sanitari e utenti delle Case per anziani sono state vaccinate fino a venerdì all’incirca 46 mila persone e oggi per queste si parte con la somministrazione della seconda dose del farmaco della Pfizer/BioNTech che prevede per l’appunto un secondo trattamento. Dal 13 gennaio scorso si stanno somministrando pure il medicinale della Moderna andato principalmente all’area colpita dal terremoto.
Sei milioni le dosi di vaccino riservate dalla Croazia, 1 milione e 900 mila dalla sola Pfizer che però -come noto- ritarda nelle consegne e anche perciò si attende con impazienza il nullaosta per l’utilizzo del farmaco della AstraZeneca/Oxford riservato in 2 milioni e 700 mila dosi. “Se l’EMA darà il consenso entro gennaio allora già a febbraio si potrebbe partire con la terza fase, quella che prevede la vaccinazione di tutti i cittadini” ha affermato l’epidemiologa Alemka Markotić mentre l’Ente per la salute pubblica fa sapere che l’obiettivo è di vaccinare 2 milioni di persone entro la prossima primavera. Un numero che garantirebbe un’estate abbastanza tranquilla con l’immunità collettiva al 70 per cento e quindi l’arrivo - ad autunno-di nuovi farmaci.
Per quanto riguarda le controindicazioni sulle 46 mila persone finora vaccinate in Croazia, un’ottantina hanno avuto degli effetti collaterali lievi e in un solo caso c’è stata una reazione allergica acuta. La seconda dose- dicono gli esperti- potrebbe causare manifestazioni indesiderate quali febbre o dolori al braccio, ma niente di pericoloso.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Reuters
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