Il ricordo dell'Olocausto, delle deportazioni nei campi di concentramento nazisti, non deve mai sbiadire. La Città di Fiume è consapevole di quest'esigenza. Per la seconda volta pertanto ha collocato le Pietre d'inciampo, un ricordo perenne per ogni deportato che viene posto dinanzi alla casa in cui visse. Questa volta su iniziativa delle sorelle Alessandra e Tatiana Bucci, si è svolta la cerimonia di posa delle pietre d'inciampo in via Moša Albahari, davanti al numero civico 17, per commemorare i membri delle famiglie Perlow, Farberow e De Simone, uccisi nei lager nazisti. Le sorelle Bucci, nate a Fiume e sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz, hanno avuto parole di gratitudine per la municipalità e il sindaco Vojko Obersnel per il sostegno offerto all'iniziativa. Le pietre d'inciampo bilingui, in italiano e croato, vogliono essere un monito affinché non abbiano più a ripetersi gli orrori del passato. Sono però anche una testimonianza importante del carattere plurale di Fiume.

(red)

Foto: Reuters
Foto: Reuters