Fa discutere a Zagabria la decisione della Radiotelevisione croata di sporgere una trentina di denunce nei confronti degli organi d'informazione e dei giornalisti che hanno criticato l'operato dell'emittente pubblica, accusandola di censura. A finire nel mirino della Radiotelevisione sono stati i principali quotidiani e settimanali, nonché l'Ordine dei giornalisti croato e persino singoli dipendenti dell'emittente.
Complessivamente il servizio radiotelevisivo pubblico chiede risarcimenti per quasi 200 mila euro. La condizione per il ritiro delle denunce è che i querelati si rimangino le accuse di censura. L'Ordine dei giornalisti e gli altri operatori del mondo dell'informazione però non s'arrendono e definiscono le denunce un tentativo d'intimidazione nei confronti di coloro che hanno l'ardire di parlare e scrivere delle presunte irregolarità in seno all'ente radiotelevisivo.
Della questione si è occupata anche la Commissione parlamentare per l'informazione. A prendere posizione a favore dei giornalisti denunciati sono state anche le organizzazioni europee di categoria.

Dario Saftich