Con il 52,7 per cento di preferenze vince dunque Zoran Milanović. Kolinda Grabar Kitarović si ferma al 47,3 per cento e non ce la fa a conquistare il secondo mandato. Gli elettori croati confermano così la volontà di cambiamento e la vittoria del candidato del centrosinistra rappresenta la vittoria di un orientamento progressista che vuole lasciarsi alle spalle il passato e guarda al futuro, alla legalità, all’uguaglianza e alla solidarietà. Valori ricordati nel primo intervento del nuovo capo dello stato. Zoran Milanović ha ringraziato tutti elettori e non, sostenitori e non e ricordando che la campagna elettorale è conclusa ha annunciato che da domani si volta pagina.
“Sarò il presidente di tutti i cittadini” ha detto invitando tutti alla collaborazione per il bene del paese. Kolinda Grabar Kitarović non ha potuto far altro che incassare la sconfitta e complimentandosi con Milanović gli ha teso la mano dichiarandosi disponibile a un dialogo ed una collaborazione civile sia per quanto riguarda il passaggio delle consegne sia per altri consigli ed informazioni. Non è mancato un richiamo all’unità del paese e del partito- la Comunita’ democratica croata che l’ha sostenuta- come pure ai valori della famiglia, della Chiesa, della guerra patriottica che stando alla Grabar Kitarović- rappresentano i pilastri del paese. Entrambi, sia Milanović che la presidente uscente, sono intervenuti per far bloccare i fischi dei propri sostenitori nel momento che veniva nominato il nome del rispettivo antagonista. Anche il premier croato e presidente del HDZ Andrej Plenković, a fianco della Grabar Kitarović si è complimentato con il nuovo capo dello stato. “Gli auguro buon lavoro, sarà una coabitazione dura ma sono convinto che riusciremo a collaborare in ambito di quelle che sono i dettami normativo-costituzionali” ha detto smentendo le voci di possibili terremoti all’interno del partito. “Analizzeremo i risultati e faremo di tutto per ritornare vincitori alle prossime parlamentari” ha detto Plenković.
Tornando al voto va detto che l’affluenza è stata del 55 per cento. Milanović è risultato più votato nei centri urbani, nelle città maggiori e nelle contee del nord-ovest la Grabar Kitarović in generale in Dalmazia e in Slavonia. Nella regione litoraneo montana Milanović ha ottenuto quasi il doppio dei voti attestandosi sul 65 per cento mentre in Istria praticamente non c’è stata lotta con l’ 81 per cento dei voti andato a Milanović e solo il 19 alla Grabar Kitarović.
In generale ha destato qualche perplessità il dato sulle schede non valide ben 85 mila ovvero più del 4 per cento. Ricordiamo che Miroslav Škoro risultato terzo al primo turno aveva invitato a votare - al ballottaggio- un inesistente numero tre.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: MMC RTV SLO/EPA
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