Contrariamente alle aspettative, dall'incontro di stamane a Zagabria tra il presidente della direzione del Gruppo Uljanik Emil Bulić e il ministro dell'economia Darko Horvat poco o nulla di concreto è trapelato sulle offerte inoltrate dagli investitori interessati, per la ristrutturazione della compagnia. Nel comunicato stampa diffuso dal ministero si legge che i dettagli sulle offerte verranno resi noti dopo i colloqui con i potenziali partner. Bulić non ha voluto precisare nemmeno il numero delle proposte arrivate, affermando che la cifra è irrilevante. Si sa ufficiosamente che una è quella congiunta della Div di Samobor, proprietaria del cantiere Brodosplit di Spalato e della triestina Fincantieri. E ce ne sarebbero altre due: la prima del gruppo australiano Scenic e la seconda dell'istituto marittimo di Spalato. Quest'ultima desta una certa perplessità in quanto l'istituto in parola non sembra avere referenze nel campo della cantieristica navale. Dal canto loro i sindacalisti si sono detti delusi della riunione di stamane a Zagabria proprio perché' senza risultati concreti. Intanto Scoglio Olivi fa sapere che una compagnia lussemburghese e una olandese hanno rescisso unilateralmente il contratto per la costruzione di due navi a Scoglio Olivi. La loro mossa viene spiegata con l’impossibilità che i canterini riescano a far fronte agli impegni contrattuali.

Valmer Cusma

Foto: Reuters
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