Nonostante la curva del contagio non accenni ancora a calare in Croazia si pensa già alla prossima stagione turistica. L'asso nella manica sono le isole sulle quali l'incidenza del coronavirus è molto inferiore rispetto alle zone continentali. Pertanto il Ministero del turismo ha avviato l'iniziativa denominata "Isole croate-Covid free zone". Saranno così accessibili ai vacanzieri sulla pagina web www.safestayincroatia.hr i dati sulla situazione epidemiologica sulle isole, diversa ossia migliore rispetto a quella delle Regioni a cui appartengono. Il ministro del Turismo Nikolina Brnjac ha sottolineato l'importanza delle isole per l'industria dell'ospitalità nazionale, in quanto i villeggianti tendono a rimanervi più a lungo che non sulla terraferma.
Intanto nelle ultime 24 ore in Croazia si contano 37 decessi e 2627 casi positivi con un tasso di positività dei tamponi del 27,8 %. Il Quarnero è in questo momento tra le regioni in Europa con la maggiore incidenza del coronavirus a livello settimanale. Si registrano altri 318 casi positivi e 4 decessi. Il focolaio dell'epidemia non è più circoscritto soltanto a Fiume e alla fascia circostante; aumenta infatti il numero dei contagiati anche a Veglia, Cherso, Lussino, sulla riviera di Crikvenica e nel Gorski kotar. Un segnale incoraggiante è costituito comunque dalla riduzione del numero degli scolari positivi al Covid. Inoltre nella Regione litoraneo-montana il numero dei vaccinati è superiore rispetto ad altre zone del Paese; è scattata pure la vaccinazione del personale scolastico inserito tra le categorie prioritarie da immunizzare. La situazione resta preoccupante pure in Istria dove si segnalano 20 casi positivi e un decesso. Il capo dell'unità di crisi regionale per la lotta alla pandemia Dino Kozlevac ha sottolineato che il numero dei contagiati è in aumento e ha esortato i cittadini a rispettare le misure antiepidemiche.
Dario Saftich (La Voce del popolo)

Foto: MMC RTV SLO
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