La rimozione delle recinzioni antimigranti era iniziata - simbolicamente - a metà luglio, alla frontiera di Krmačina- Vivode nella zona di Metlika con lo smantellamento di pochi metri di barriera, ma con l'impegno del ministro degli interni sloveno, Tatjana Bobnar di terminare l'impresa nei prossimi sei mesi. Una promosse confermata anche nel recente incontro che la Bobnar ha avuto con l'omologo croato Davor Božinović al valico di Obrežje-Bregana e dove - oltre che ad aver assistito all' abbattimento di un tratto di recinzione- è stato ribadito che l'eliminazione delle barriere va a rinsaldare l'amicizia e la buona collaborazione tra Zagabria e Lubiana. Intanto, l'annuncio di Obrežje è stato accolto con grande soddisfazione nelle aree di confine croate. "Condividiamo una frontiera di 103 chilometri, 70 dei quali sono contrassegnati dalle barriere e dal filo spinato" ha detto invece lo zuppano della Contea di Krapina - Zagorje, Željko Kolar che si è dichiarato disponibile ad aiutare i vicini sloveni nella rimozione. "Barriere che hanno provocato problemi a persone e animali ma che non sono riuscite ad interrompere i rapporti di buon vicinato" ha detto il governatore del Međimurje, Matija Posavac mentre quello della Regione di Varaždin Anđelko Stričak ha auspicato che l'esempio sloveno sia seguito pure dall' Ungheria. Naturalmente soddisfazione anche nella Contea litoraneo montana e in genere nel Quarnero mentre i responsabili della Regione istriana che da tempo e a più riprese avevano sollecitato una simile soluzione, hanno dichiarato che si tratta di un atto di civiltà e che finalmente sono prevalsi buon senso e ragione. Ricordiamo che sui 670 chilometri di confine tra i due paesi ci sono oltre 135 chilometri di panelli in ferro e legno ed una sessantina di chilometri di filo spinato eretti a partire dal 2015 quando era iniziata la grande crisi migratoria lungo la rotta Balcanica. Più di 23 milioni di euro spesi per l'operazione avviata dall' allora premier sloveno Miro Cerar con altri 4 andati per la manutenzione. Ora ne serviranno altri 2 milioni e mezzo per toglierli.

(lpa)

Foto: BoBo
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