Ore drammatiche dunque nella capitale croata. Cittadini spaventati nelle strade che -sopratutto nella parte storica -sono ricoperte dalle macerie degli edifici, calcinacci, mattoni. Crollata anche la parte di una delle torri della Cattedrale, danneggiato il palazzo del Parlamento. Per il momento non si segnalano vittime mentre sarebbero diversi i feriti tra i quali un ragazzino di quindici anni ricoverato in condizioni gravissime. Fonti non verificate parlano di alcune persone intrappolate sotto le macerie. Un’altra calamità che si aggiunge alla pandemia coronavirus e che complica ulteriormente la situazione. Le autorità hanno invitato la cittadinanza, specie quella delle zone più colpite, a rimanere fuori dalle case ma anche di mantenere le distanze di sicurezza per evitare il diffondersi del morbo. Veramente drammatiche le immagini arrivate dalla clinica ostetrico-ginecologica dove mamme e neonati sono stati fatti evacuare. Saranno sistemati nell’ospedale da campo preparato per l’emergenza coronavirus dinanzi all’ospedale di Dubrava. Danneggiato anche il Centro clinico Rebro. Ripresa l’erogazione di acqua e corrente elettrica, interrotte per qualche ora, nell’area settentrionale della città. Intanto scese in strada le forze dell’esercito che stanno ripulendo vie e piazze anche per ripristinare il traffico. In mattinata riunione urgente dei vertici dello stato con a capo il presidente, Milanović ed il premier Plenković. “Abbiamo due situazioni di crisi che determinano misure contraddittorie” ha detto quest’ ultimo affermando comunque che “il pericolo del coronavirus supera quello del terremoto”. “Stiamo valutando i danni, raccogliendo le informazioni” ha dichiarato ancora il premier che assieme al capo dello stato ha invitato la cittadinanza a seguire le informazioni dell’Unità di crisi. “E’ il più forte terremoto a Zagabria degli ultimi 140 anni” ha ricordato Milanović che ha invitato la cittadinanza a mantenere la calma e seguire, tramite i mezzi di comunicazione, le indicazioni delle autorità. Ricordiamo che la prima scossa di terremoto, durata una decina di secondi, è stata registrata alle 6 e 24 di stamattina ed aveva un’intensità di 5,3 gradi della scala Richter. L’epicentro a una decina di chilometri a nord della capitale e ad una profondità di 10 chilometri. Altre due scosse di magnitudo 5 e 3,7 sono state segnalate alle 7 e alle 7 e 40 mentre scosse minori continuano a verificarsi nell’ arco di tutta la mattinata.

Intanto, in Croazia nelle ultime 16 ore 29 nuovi casi di coronavirus. 235 il numero complessivo delle persone contagiate. 3 persone positive in più nella Regione istriana con 26 persone ricoverate all' ospedale di Pola. Le condizioni di questi ultimi sono stabili. Entrato in vigore il blocco dei trasporti urbani e interurbani, non circolano i traghetti per le isole. Giardini, parchi e aree pubbliche diventate off limits per la cittadinanza. Si esce da casa- questa la raccomandazione- solo in caso di urgenza.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Agencija za okolje
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