Il "pass verde", che dovrà essere conforme alle norme di sicurezza, privacy e protezione dei dati personali, "dovrebbe facilitare le vite degli europei e consentire gradualmente ai cittadini di muoversi in sicurezza nell'Ue o all'estero, per lavoro o per turismo". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il vicepresidente dell'esecutivo comunitario, Margaritis Schinas, ha precisato che il passaporto verde "si concentrerà sui viaggi e la revoca delle restrizioni, per una riapertura comune sicura".
Von der Leyen ha intanto spiegato che Bruxelles nei prossimi mesi desidera garantire tutte le precondizioni tecniche per l'introduzione di un tale certificato, sottolineando però che il passaporto verde potrà essere efficace soltanto con un sostegno concreto da parte di tutti i paesi dell'Ue.
La questione ha creato una grande divisione tra Stati membri, ma l'appoggio alla proposta sul passaporto verde risulta essere sempre piu' forte. I paesi con un turismo altamente sviluppato, come la Grecia, vogliono che il certificato venga introdotto per agevolare i viaggi, alcuni altri stati, tra cui Germania e Francia, mettono invece in guardia contro la fretta e la discriminazione.
La Commissione europea ha già diverse volte precisato che il certificato dovrà essere prima coordinato dal punto di vista sanitario, altri aspetti potranno essere definiti successivamente. Alcune questioni chiave devono infatti ancora essere chiarite, come ad esempio se una persona vaccinata può comunque trasmettere il virus. Inoltre, prima di introdurre un pass verde piu' persone dovranno essere vaccinate.


E. P.

Foto: EPA
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