È stata cancellata la manifestazione di protesta in programma domani ad Hong Kong, promossa dal Civil Human Rights Front, che ha preso la decisione dopo che la polizia locale ha vietato l'evento. Ad annunciarlo è stata la vicecoordinatrice Bonny Leung. È la prima volta che gli organizzatori del Fronte, una delle sigle più attive nelle proteste antigovernative, ricevono un divieto da parte delle forze dell'ordine, quindi per evitare scontri ed il rischio che qualcuno rimanga ferito, hanno preso la decisione di revocare la marcia. Durante le proteste della scorsa settimana si sono verificati degli scontri ed 86 persone erano state arrestate. Finora la Civil Human Rights aveva portato in piazza anche due milioni di persone, che avevano manifestato in maniera pacifica.
In mattina, nel frattempo erano stati arrestati Joshua Wong uno degli attivisti pro-democrazia più noti ad Hong Kong e fondatore del partito Demosistō, e la compagna di partito Agnes Chow. Il primo è stato preso in consegna dalla polizia mentre era diretto verso la metropolitana. A denunciare questo fatto, con una nota, è stato lo stesso Demosistō. Wong è anche uno dei leader del "movimento degli ombrelli", la grande mobilitazione di massa che nel 2014 bloccò il centro di Hong Kong per 79 giorni. I due erano accusati di "aver fomentato altre persone affinché partecipassero a un raduno non autorizzato" e di aver "deliberatamente preso parte a un'assemblea illegale". Wong è anche accusato di aver "organizzato un incontro non autorizzato". Sono comunque stati liberati su cauzione dopo qualche ora. Ad entrambi è stato disposto il divieto di "circolazione" tra le 23 e le 7, ed il divieto di ingresso nell'area delle proteste.
Da giugno sono circa 900 le persone finite in manette a Hong Kong.
Intanto, dopo il divieto, non è ancora chiaro se i manifestanti troveranno un modo alternativo per esprimere il loro dissenso.
Davide Fifaco

Foto: Reuters
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