Tra il 1883 e il 1889 l'Impero tedesco introdusse l'assicurazione obbligatoria contro le malattie e gli infortuni nonché l'assicurazione "invalidità e vecchiaia" per i lavoratori e altri salariati. Il modello previdenziale introdotto dal cancelliere tedesco Otto von Bismarck venne presto discusso e diffuso anche in Slovenia. Il primo agosto 1889 a Lubiana fu istituita la prima cassa sociale. Segnò il passaggio da una politica sociale basata sull'assistenza e l'intervento mirato in caso di danno a una previdenza estensibile, garantita da un'assicurazione sociale fondata su un diritto individuale a prestazioni che copriva i rischi della vita lavorativa.
Una vera rivoluzione, le prestazioni non dipendevano più dal bisogno, ma diventavano un diritto. La cassa sociale slovena nata sul principio del cancelliere tedesco si basava sulle leggi dell'impero e delle province datato 6 aprile 1888 e offriva l'assistenza sanitaria per tutti i lavoratori e ai loro familiari. L'assistenza sanitaria allora, garantiva al singolo lavoratore, per il congedo per malattia, un'indennità pari al 60 per cento del salario medio, per un periodo non superiore alle 20 settimane e nel caso di ospedalizzazione, la copertura per un lasso di tempo non superiore a quattro settimane. Le donne, poi ad un mese dal parto ricevevano un assegno alimentare pari al 60 percento del salario medio. Era previsto inoltre un contributo, un indennizzo per le spese funerarie corrispondente a 20 giornate lavorative medie.
Oggi l'assicurazione sanitaria è sinonimo di sicurezza per tutti i cittadini, è finanziata dallo Stato stesso attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette. Una garanzia per l'intera' collettività come sottolinea l'Istituto di assicurazione sanitaria della Slovenia, nel ricordare il 130-esimo anniversario dell'istituzione della prima cassa sociale a Lubiana. Patrocinatore dell'odierna ricorrenza il capo di Stato Borut Pahor, al suo fianco il Ministro della Salute Aleš Šabeder e il Presidente del Parlamento Dejan Židan.
Cimador Corrado
