Foto: BoBo/Borut Živulović
Foto: BoBo/Borut Živulović

Inizia questa sera Planica, il tradizionale appuntamento con lo sci nordico che è anche il momento sportivo di più alto livello in Slovenia. Con numeri da capogiro per una disciplina tutto sommato d'élite: saranno oltre 2000 gli atlteti e i membri delle squadre coinvolti, centinaia gli operatori dei media, ma anche un giro d'affari milionario che agli organizzatori è costato circa 16 milioni di euro, in buona parte coperti dalla federazione internazionale di sci. Previsti fra i 150 e i 200 mila visitatori, nonostante i prezzi proibitivi dei biglietti abbiano fatto partire a rilento la rivendita.
Dopo una serata inaugurale in grande stile, che prevede i concerti di gruppi storici come i Laibach e una sfilata dei portabandiera di tutte le 65 nazionali partecipanti, il via formale della competizione avverrà domani, con le prime medaglie già giovedì nella sprint classica maschile e femminile e poi nelle gare dei salti. Saranno 24 in totale le medaglie in palio nel salto con gli sci, nello sci di fondo e nella combinata nordica, dove gareggeranno 33 atleti sloveni.
Per l'inaugurazione confermata la presenza del premier, Robert Golob, del presidente della Federazione internazionale di sci e snowboard, Johan Eliasch, e di delegati del Comitato olimpico internazionale e di quello sloveno. Come ogni grande evento, inevitabile l'accompagnamento di una coda di polemiche, legata al mancato rispetto degli impegni di sostenibilità e di tutela ambientale, dalla questione dei parcheggi temporanei in aree protette all'impatto della logistica, attutiti con trasporti gratuiti per i possessori di biglietti. Su questi temi si interrogherà l'organizzazione non governativa Umanotera in una conferenza sulla sostenibilità in programma il 1 marzo, seguita il giorno successivo da una conferenza dell'ente pubblico Spirit che guarderà anche all'aspetto economico dell'evento.

Valerio Fabbri