Franc Breznik, 50 anni, laureato in economia, tesserato dell'SDS del premier Janša, potrebbe adesso tornare ad occupare il seggio in parlamento, conquistato nel 2018 per la terza volta consecutiva. A meno che questa coalizione di governo non voglia dare prova di un maggior rigore etico. Lo stesso Breznik ha dichiarato di essere pronto a rinunciare anche alla carriera parlamentare, se ciò verrà giudicato opportuno. In Slovenia la lista di politici e altri VIP trovati al volante in stato etilico, anche acuto, è abbastanza lunga. Il caso più eclatante rimane forse quello dell'ambasciatrice a Sarajevo che nel 2008 provocò un incidente stradale e scappò, poi venne condannata in patria a tre anni di detenzione. Ma non scherzano neanche i politici locali, come il sindaco di Kranj nel 2016 e quello di Postumia, due anni fa, entrambi rei confessi ma non dimissionari. Dalle nostre parti hanno fatto eco le imprese del vicesindaco di Capodistria Peroša che ubriaco è riuscito l'anno scorso a percorrere una trentina di chilometri guidando contromano in autostrada, e pochi mesi dopo il test alcolemico ha troncato la carriera di un altro funzionario dell'amministrazione comunale. Tornando al caso Breznik il ministro Aleš Hojs che non ha ancora scelto il nuovo segretario di stato non nasconde l'imbarazzo. Il fattaccio risale al 2 aprile, ma Breznik si arrampica sugli specchi e dice che aveva intenzione di informarne il suo superiore nel corso di una delle riunioni. Il titolare del dicastero avrebbe appreso di quanto accaduto dai mass media. Dice di aver bevuto due bicchierini di whisky, ma il valore rilevato dall'etilometro fa supporre un consumo almeno doppio. Ancora più scabrosa la trasferta stessa di Breznik recatosi nei magazzini della ditta che fa capo al noto imprenditore Izet Rastoder, il re delle banane, per concordare una donazione al comune di Lenart, nel Nord-est, suo comune di residenza, che effettivamente ha ricevuto il 3 aprile più di tre tonnellate tra banane e cipolla. Per Breznik c’è solo il particolare scomodo che la ditta benefattrice è ancora oggetto di indagini per presunto traffico di stupefacenti.

Boris Mitar

Foto: Pixabay
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