La situazione epidemiologica in Slovenia continua a non migliorare. Ieri oltre 2.000 nuovi contagi da coronavirus, 45 dei quali a Capodistria e 38 decessi per Covid, 28 in meno rispetto a lunedì. Per il terzo martedì di seguito, i nuovi positivi superano quota 2.000. Lo scorso martedì primo dicembre erano 2.429, mentre l'ultimo martedì di novembre erano 2.226. Ciò conferma che il calo registrato "nel e nei" weekend, dipendeva soltanto dal minor numero di test effettuati. Ieri in tutto il Paese i nuovi positivi sono stati 2.139 a fronte di 7.003 test processati, dunque l'incidenza dei casi è risultata del 30,54 per cento. Sono 1.298 gli ospedalizzati dei quali 198 in terapia intensiva. Conforta solo il dato che 104 persone sono state dichiarate guarite e sono state dimesse.

Per gli ospedali, la pressione rischia di diventare insostenibile anche per l'alto numero di contagi tra il personale sanitario. Dušan Daizinger, direttore sanitario dell'ospedale generale di Isola ha riferito che attualmente nella sua struttura sono ricoverati 57 pazienti con il Covid, di cui 4 in terapia intensiva, nessuno però necessita del ventilatore polmonare. Un paziente ieri è deceduto. Tra le vittime per Covid a Isola la più giovane aveva 55 anni mentre la più anziana 96. "Il personale viene sottoposto regolarmente ai test rapidi, che in 15 minuti forniscono il risultato, in caso di positività viene effettuato il test sierologico e il dipendente viene posto in isolamento. A Isola sono impiegate 860 persone, al momento 57 operatori sanitari risultano infetti, defezioni che vengono surrogate con personale proveniente da altre strutture e con i nostri studenti"- ha detto Daizinger.

Il portavoce del Governo per il Covid Jelko Kacin ha riferito che l'interesse per sottoporsi al Vaccino Anti-Covid nel Paese è altissimo, lo dimostra il fatto che a meno di 24-ore dal via sul sito e-uprava dell'iscrizione sull'apposito modulo per notificare la volontà di vaccinarsi - possibilità che viene offerta a tutti, anche coloro che non dispongono della firma digitale - e nonostante l'iniziativa sia al momento soltanto a carattere informativo, per sondare l'interesse dei cittadini, sono state inoltrate 16.930 richieste. "In Slovenia, i primi vaccini sono attesi entro la fine dell'anno. Per la popolazione saranno gratuiti e non obbligatori - ha riferito Borut Štrukelj, docente di farmacia all’Università di Lubiana, e proseguito - i primi in lista per la vaccinazione saranno gli operatori sanitari e i dipendenti e ospiti delle case di riposo, successivamente sarà la volta degli over 60. Seguiranno i malati cronici e i dipendenti dei servizi indispensabili (scuole, polizia, esercito), infine sarà la volta delle altre persone che desidereranno vaccinarsi.

Corrado Cimador

Foto: BoBo
Foto: BoBo