Dopo il primo banco di prova per la stabilità della coalizione, superato con la riconferma di Matej Tonin a capo Nuova Slovenia, partner tra i più affidabili del governo Janša, a tenere sulle spine per la stabilità dell’esecutivo sono soprattutto le elezioni nel Deus, tuttora in corso. I delegati hanno infatti la possibilità di votare per posta fino a domani. I risultati verranno resi noti il 5 dicembre, con la proclamazione del vincitore. Due i candidati: Srečko Felix Krope e Karl Erjavec, quest'ultimo per molti anni alla guida del Desus e sconfitto lo scorso gennaio da Aleksandra Pivec, poi costretta a dimettersi. Erjavec potrebbe cedere alle lusinghe della neocostituita coalizione di centro sinistra guidata dall'economista Jože P.Damjan e appoggiata dall’attuale opposizione, compresa la Sinistra che aveva invece fatto saltare il governo Šarec. Per governar Damjan ha però bisogno dei voti del Desus e dell’Smc, quest’ultimo non è però in vendita è stato chiaro il Presidente Počivalšek. Questo giovedì è prevista, inoltre, la riunione su richiesta dell’opposizione del comitato esteri. Al centro della discussione i tweet considerati inopportuni e controproducenti per la politica estera del paese da parte del premier Janša in merito alle elezioni Presidenziali Usa. Sempre giovedì si riunirà anche la Commissione di controllo sulle finanze pubbliche sempre su richiesta dell’opposizione per esaminare la proposta avanzata dal governo di collaborazione con l’Ungheria per la costruzione del secondo binario del tratto ferroviario Capodistria-Divača. L'esecutivo ha inoltrato al comitato parlamentare per la politica estera la proposta di accordo tra Lubiana e Budapest per la collaborazione in questo grande progetto.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
Foto: BoBo