Foto: Radio Capodistria
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Un sistema di sei punti in rilievo, che possono essere percepiti con le dita, rappresenta lettere, numeri e persino note musicali. "Questo è importante non solo per l'accesso alla letteratura, ma anche per l'apprendimento e la progressione accademica. Con il braille, le persone cieche e ipovedenti possono essere studenti e lavoratori di successo, il che contribuisce in modo significativo alla loro indipendenza e alla fiducia in sé stessi", afferma l'Associazione nazionale slovena per ciechi e ipovedenti. Il braille consente difatti l'inclusione sociale e contribuisce all'indipendenza personale. La capacità di leggere le etichette dei prodotti e di orientarsi negli spazi pubblici consente alle persone di essere meno dipendenti dall'aiuto degli altri e condurre una vita il più possibile in autonomia.
Il 2024 segna anche il 200° anniversario della prima introduzione del braille, la quale prende il nome da Louis Braille, che la perfezionò all'inizio del XIX secolo e la introdusse per la prima volta nel 1824. La Giornata si celebra il 4 gennaio, giornata non a caso poiché è proprio oggi che nacque il suo inventore, nel 1809, il quale divenne cieco in tenera età e fu introdotto alla scrittura all'età di 15 anni.
Nonostante l'importanza i rappresentanti dell'Associazione affermano che in molte occasioni il braille è spesso trascurato e sottovalutato, rischiando di essere abbandonato e addirittura perso in futuro. Questo sistema non è solo uno strumento per leggere e scrivere ma rappresenta un vero e proprio simbolo di uguaglianza e di riconoscimento dei diritti delle persone. L'obiettivo è quello di ricordare l'importanza e la necessità di questo carattere di scrittura nonché quello di diffonderlo per migliorare l'accessibilità per le persone a venire. In più circostanze è stata chiesta una maggiore inclusione nei contesti educativi e lavorativi nonché maggiori sostegni finanziari alle organizzazioni che lavorano per promuovere e preservare questo sistema di scrittura.