Precedentemente i servizi giuridici della Camera di Stato avevano individuato alcuni punti in contrasto con la Costituzione e altre lacune nella proposta di legge che introduce, per le scuole private, un finanziamento statale pari al 100 per cento per quanto riguarda la realizzazione del programma obbligatorio e niente finanziamenti per il cosiddetto programma allargato. Modifiche necessarie- ricordiamo- dopo la sentenza della Corte costituzionale di qualche anno fa e che decretava incostituzionali le differenze di finanziamento statale tra le scuole pubbliche e quelle private. Quest' ultime -secondo la legislazione vigente- ricevono minor contributi e anche perciò I giudici dell'Alta Corte avevano motivato la loro decisione con il diritto a un'educazione gratuita nelle scuole elementari, indipendentemente dal loro status di enti pubblici o privati. Tomaž Lisec del partito Democratico ha detto che la proposta, motivata ideologicamente dal polo politico di sinistra, è discriminatoria per le scuole private e palesemente in contrasto con la Costituzione. Non è un problema che riguarda il finanziamento delle scuole o dello 0,84 per cento degli alunni che le frequentano e nemmeno dei 300 mila euro del bilancio, dice Jožef Horvat dell’Nsi, aggiungendo che il legislatore aveva l’obbligo di modificare la legge nella parte indicata dalla Corte costituzionale. La sentenza costituzionale è semplice e va attuata, lo ha detto Mateja Udovč del Partito del Centro Moderno, mentre Aljaž Kovačič, della Lista Marjan Šarec ha detto che la sentenza no è chiara come sembra e ha ribadito la massima fiducia del suo partito al Ministro Pikalo. Maša Kociper del partito Alenka Bratušek dicendosi favorevole alla proposta si è augurata che questa venga esaminata ulteriormente dalla Corte costituzionale per fare maggior chiarezza. Mentre dalle file degli Sd, favorevoli alla proposta di legge ritengono che il programma ampliato del settore privato non deve essere finanziato con i fondi pubblici.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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