Foto: BoBo
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Secondo il Ministro designato, Simon Maljevac, il personale che attualmente si occupa di politiche abitative presso il Ministero dell'Ambiente e della Pianificazione territoriale che confluirà nel nuovo dicastero per un futuro solidale, stabilirà una politica abitativa seria e funzionante, che contribuirà a ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, ossia rivolto alle persone che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato. Maljevac ha dichiarato che dovrebbe incontrare il Premier Robert Golob questa settimana. Afferma che il gruppo che lavorerà al nuovo dicastero è in gran parte già pronto, ma non ha ancora rivelato i nomi. Maljevac ritiene che la politica abitativa sia stata inefficace per anni, questione recentemente riaffermata anche dalla Corte dei conti. Sottolinea che negli ultimi dieci anni, i fondi per l'edilizia abitativa hanno ricevuto circa 20 milioni di euro dal bilancio dello stato, una somma inferiore a quanto viene speso mensilmente per la costruzione e la manutenzione delle strade. La politica abitativa o meglio l'edilizia sociale, secondo Maljevac, andrà basata su tre pilastri. Il primo sarà la creazione di un sistema stabile e solido per la costruzione di unità abitative in affitto, da parte di organizzazioni residenziali e non profit, che garantiranno un numero adeguato di appartamenti a prezzi accessibili. Sarà essenziale garantire un finanziamento dal bilancio adeguato con una fonte sistemica e una precisa politica delle risorse fondiarie. Sono previsti l'istituzione di un Consiglio per le politiche abitative, il coordinamento con l'industria e la società civile e uno stretto collegamento con le principali parti interessate alla fornitura di alloggi. Il terzo pilastro della nuova politica abitativa sarà un approccio sistematico alla raccolta, alla compilazione e alla registrazione dei dati. Attualmente non esistono dati ufficiali sugli affitti medi di mercato. Secondo Maljevac il cambiamento non si realizzerà da un giorno all'altro. Con il giusto sostegno, la costruzione di circa 2.000 nuovi alloggi pubblici in affitto potrebbe iniziare l'anno prossimo, e l'obiettivo è di introdurne gradualmente altri 2.000 ogni anno successivo. Secondo informazioni non ufficiali, il nuovo ministero dovrebbe attuare misure sia soft che regolamentari per disciplinare il mercato degli affitti. Quelli soft includono la sensibilizzazione degli inquilini sui loro diritti e l'assistenza in caso di controversie, mentre le misure regolamentari comportano il disciplinamento dei rapporti di locazione attraverso la definizione della durata minima dei contratti di locazione, la regolamentazione degli affitti e procedure efficaci di risoluzione delle controversie. Questo perché gli alloggi vengono ora acquistati dalle aziende come investimento quando hanno fondi in eccesso e poi lasciati vuoti. Anche la pratica di affittare appartamenti senza registrarli è controversa. Attualmente in Slovenia ci sono più di 9000 appartamenti che vengono affittati ai turisti, mettendo all'angolo il mercato degli affitti e facendo lievitare i canoni.

Corrado Cimador