Il tasso d’incidenza maggiore a 14 giorni resta nel Posavje, nel goriziano e nella Slovenia sudorientale, mentre il quadro migliore si registra in Carinzia, Podravska e nella Slovenia centrale. I dati sui contagi sono molto simili a quelli già avuti all’inizio del mese di novembre, intanto da domani riprendono le attività scolastiche per le prime tre classi elementari e gli asili. Gli istituti scolastici riapriranno nelle regioni della fascia rossa, restano in nero il goriziano, il posavje e la regione sudorientale. Alenka Forte, segretario al Ministero della Sanità, ha spiegato che da oggi sono in corso i test veloci a tappetto per i dipendenti scolastici in tutte le regioni rosse al fine di scoprire gli asintomatici e prevenire così ulteriori contagi nelle istituzioni scolastiche. “I test veloci sono destinati alle persone che non hanno presentato alcun sintomo e di conseguenza non si sono sottoposte ai PCR test” ha spiegato la Forte. Ieri il premier Janša ha annunciato che il governo rivaluterà la situazione e prenderà provvedimenti legati alla comparsa della variante inglese del coronavirus, molto più contagiosa del virus originale SARS-CoV-2. Trattandosi di un ceppo più aggressivo, la Forte ha spiegato che “in questo momento disponiamo solamente dei dati che ci sono stati forniti dalla Gran Bretagna, necessita di ulteriori analisi a livello europeo per stabilirne la letalità, e sicuro però che è più aggressivo e contagioso” ha spiegato la segretaria. Su raccomandazione della Commissione Europea tra il 5 e il 10 per cento dei test PCR verranno ulteriormente presi in esame per valutare se si è trattato del ceppo inglese, ha spiegato la Forte. Il direttore dell’ente nazionale per l’Istruzione, Vinko Logaj, ha detto che le scuole nel paese sono pronte per la riapertura, “verranno seguiti con particolare attenzione gli alunni che hanno avuto difficoltà nello studio a distanza”. Mateja Hudoklin, direttrice del centro di consulenza per i bambini, adolescenti e genitori ha invece invitato gli insegnanti a osservare con attenzione i ragazzi che manifestano segni di disagio. “I bambini necessitano di sostegno nell’ambiente nel quale passano la gran parte del loro tempo” ha detto la Hudoklin.

Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO
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