Foto: EPA
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Una situazione ormai fuori controllo quella in Slovenia. Il ministro della sanità Janez Poklukar ha detto che lo scenario che si sta profilando è quello di Bergamo dello scorso anno. Questa mattina tutte le capacità dei letti ordinari sono occupate, ed è previsto un ulteriore aumento dei ricoveri. Inoltre, il tasso di occupazione nelle unità di terapia intensiva è del 92%. Verranno quindi riaperti due reparti Covid, uno dei quali sarà quello di Sesana e in totale i centri a disposizione saranno 15. Probabilmente da "venerdì saranno limitati tutti i programmi sanitari non essenziali e verranno aumentate le capacità dei letti ordinari e intensivi".
“Potete criticare e pensarla come volete, è legittimo e proprio delle democrazie”, ha detto Poklukar, “ma opponendosi alle misure per prevenire la diffusione del virus, non tutelate la salute degli altri e il lavoro degli operatori sanitari”.

Per riuscire a contenere i contagi saranno introdotti a partire da lunedì prossimo regolari test di screening in tutti gli ospedali e le istituzioni di assistenza sociale. Ciò significa che verranno regolarmente testati tutti gli utenti e gli operatori sanitari per prevenire eventuali focolai. Sui posti di lavoro coloro che non rientreranno tra i guariti o vaccinati, dovranno sottoporsi al test fai da te ogni 48 ore e questo varrà anche per tutti gli alunni e gli studenti e per partecipare a attività sportive, ricreative e extrascolastiche.

La capo del gruppo degli esperti anti-Covid del governo Mateja Logar ha invitato tutti i cittadini a rispettare le misure che ormai tutti conoscono, nonostante magari non esistano leggi specifiche e sembri non esserci alcuna conseguenza, poichè questo è l’unico modo per fermare l’epidemia ed evitare che nelle terapie intensive si arrivi al punto di dover scegliere chi salvare.

Se i dati peggioreranno tra le possibilità sulle quali si sta ragionando ci sono la riduzione dell’orario di attività dei servizi pubblici e dei locali, l’introduzione di programmi ibridi nelle scuole e l'estensione dell’autotest anche alle prime classi.

Per ora da parte del governo c'è solo l’ennesimo invito alla responsabilità, nonostante lo scenario sembri essere sempre più nero e come ha ammesso anche il ministro Poklukar “l'attuazione della misura GVT nella società chiaramente non sta funzionando, con i controlli che sembrano essere l'eccezione piuttosto che la regola”.

Barbara Costamagna