Foto: BoBo
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Nel settore della sanità, il nuovo contratto di coalizione prevede anche l'abolizione del lavoro pomeridiano per i medici. Fortemente critici sia l'Ordine dei medici che l'Associazione dei giovani medici della Slovenia: ritengono infatti che il contratto di coalizione non porti una soluzione al problema, potrebbe però portare ad ulteriori allontanamenti dei medici dalla sanità pubblica. Secondo la legale Nataša Pirc Musar, un divieto totale del lavoro aggiuntivo per i medici potrebbe causare un trattamento ineguale di un gruppo professionale rispetto ad altri. Positive invece le prime reazioni del settore dell'assistenza sanitaria. L'Ordine degli infermieri e delle ostetriche nonché i Sindacati della sanità e dell'assistenza sanitaria hanno salutato l'annuncio dell'adozione di standard e normative sul personale e l'eliminazione delle disparità salariali.
Per quanto riguarda la politica estera, secondo Zlatko Šabič, professore alla Facoltà di scienze sociali di Lubiana, "solo il tempo ci dirà se quanto scritto riguardo i rapporti internazionali ovvero sulla politica estera è solo una lista di desideri oppure se potrà effettivamente diventare realtà. Nella bozza però - ha aggiunto - ci sono molte buone proposte".
Gli impiegati del settore cultura intanto affermano che nel nuovo contratto di coalizione mancano sia una visione per il futuro che soluzioni concrete.
I datori di lavoro invece chiedono più attenzione per l'economia. La nuova coalizione ha abbastanza voti per poter attuare le riforme e i provvedimenti necessari, afferma l'Associazione Manager. La Camera dell'artigianato e dell'imprenditoria ritiene che l'onere sull'economia aumenterà ulteriormente.


E. P.