La cavità carsica della Grotta di Divača-Divaccia come luogo ideale per l'addestramento degli astronauti suona inusuale, ma è così, lo hanno confermato gli stessi astronauti facenti parte dell’agenzia spaziale europea, Esa, della russa Roscosmos, qualla Giapponese, Canadese e due astronauti della Nasa. Gli astronauti scesi nella grotta di Divaccia il 20 di settembre hanno svolto diverse attività di ricerca, con particolare attenzione e quella delle fonti idriche. Jeanette Epps, dell’Agenzia Usa, Nasa, ha spiegato che a creare maggiori problemi è stata il buio con la conseguente perdita del senso spazio-temporale. Igor Benko Presidente dell’associazione speleologica ha spiegato che è stato sottoscritto un contratto di collaborazione con le agenzie spaziali coinvolte fino al 2024.
Francesco Sauro, speleologo a capo dei corsi di addestramento dell’Agenzia spaziale europea ha spiegato che: Gli astronauti sono tutte persone che hanno un background operativo. Spesso si tratta di piloti, persone che si occupano di ingegneria spaziale e molti scienziati sul campo. Per esempio, il geofisico Alexander Gessen ha lavorato molto in Antartide, sul campo insomma. Non si richiede però necessariamente un background scientifico ma una capacità di apprendimento molto rapida. Mi riferisco alla capacità di riuscire a svolgere delle mansioni complesse in sicurezza e mantenendo sempre il controllo della situazione. Se uno poi è pure scienziato è chiaramente avvantaggiato per certi aspetti, per altri lo sarà magari un pilota perché la leadership varia da situazione a situazione. Non sono tutti uguali gli astronauti ognuno ha le sue caratteristiche, le sue peculiarità ed è proprio questo tipo di esercizio a renderli tutti in grado di portare avanti i loro ruoli allo stesso livello e in modo efficace.

Dionizij Botter

 Foto: Reuters
Foto: Reuters