Foto: Pixabay
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4.511 contagi ieri in Slovenia, a fronte di 10.156 test molecolari, il 44,4 percento. Battuto ogni record di infezioni giornaliere dall'inizio della pandemia, tra l'altro e' la prima volta che si supera quota 4.000. Dati che non fanno che illustrare un quadro epidemiologico sempre piu' grave.

La fascia costiera si conferma tra le aree maggiormente colpite. Ieri complessivamente 291 contagi nei quattro comuni, ben 162 a Capodistria, 71 a Pirano, 46 a Isola, 12 ad Ancarano.
L'incidenza settimanale sale a 2.491 contagi ogni 100 mila abitanti, quella a 14 giorni a 1.518. Sono oltre 32 mila i casi attivi. 735 le persone ospedalizzate, 169 in terapia intensiva. 9 i decessi ieri per cause riconducibili al Covid. Secondo i dati pubblicati dal governo i due più giovani pazienti erano ieri, rispettivamente un neonato di un mese e un ventunenne.

Una situazione critica, tanto che il coordinatore dei posti letto Covid del ministero della sanità, Robert Carotta, ha parlato dell'ipotesi che alcuni pazienti vengano trasferiti all’estero per sopperire alla prossima mancanza di posti letto nelle strutture ospedaliere nazionali.

Un quadro che preoccupa anche gli esperti del gruppo consultivo del governo, la cui capo, la dottoressa Mateja Logar, intervenendo ieri sera su TV Slovenia, ha dichiarato di continuare ad essere favorevole ad una chiusura completa del paese, ma che questa ipotesi non sarebbe mai stata sul tavolo di lavoro; mentre l’introduzione di regole e controlli più severi potrebbe risultare efficace come un lockdown parziale .

In base ad informazioni ufficiose il governo starebbe proprio discutendo l’introduzione di misure più severe per contenere il contagio. Tra queste un controllo più stringente del PCT e una sua estensione ad altri settori della vita pubblica del paese, oltre che la chiusura anticipata di ristoranti e locali pubblici, che dovrebbe essere fissata alle 23.

Secondo 'Necenzurirano', il ministro della sanità Janez Poklukar nella seduta odierna del governo potrebbe invece chiedere una chiusura completa della vita pubblica di dieci giorni, nonostante questa ipotesi fosse stata in più occasioni smentita nei giorni precedenti. Visti i numeri, però, parrebbe che Poklukar abbia cambiato idea sostenendo ora la necessità di fermare anche l’economia; e nel caso non dovesse passare la sua proposta si parla di sue possibili dimissioni. Ad opporsi alle chiusure sempre secondo 'Necenzurirano' sarebbe invece il ministro dell'economia Zdravko Počivalšek, che minaccerebbe anche lui le dimissioni e l’uscita del suo partito l’SMC dalla maggioranza, prefigurando il crollo del terzo governo di Janez Janša.

Delio Dessardo/Barbara Costamagna