L'ordigno è stato rinvenuto sabato scorso durante gli scavi in un cantiere nei pressi del centro commerciale Europark del capoluogo stiriano. Un'ottantina le persone evacuate a scopo precauzionale nel corso della mattinata per permettere la bonifica della bomba aerea inesplosa. Le attività hanno interessato una zona ampia 300 metri di raggio: oltre agli evacuati, si è reso necessario limitare i movimenti presso l'adiacente Centro clinico universitario dove sono state vietate le visite. Oltre ai militari, le operazioni di bonifica hanno coinvolto la Protezione civile, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco. Nell'operazione iniziata alle ore 12 gli artificieri hanno rimosso le spolette di attivazione della bomba, rimasta interrata per oltre 70 anni, e quindi alla sua rimozione in sicurezza. Ad attività concluse tutti gli evacuati, una parte dei quali era stata sistemata presso il palasport Tabor, sono rientrati regolarmente nelle proprie abitazioni.

Domenica prossima dovrebbero svolgersi, sempre a Maribor, le operazioni di disinnesco di un altro ordigno bellico di 500 chilogrammi rinvenuto lo scorso week presso il cantiere nei pressi del ponte ferroviario. L'ogiva è stata spostata leggermente più lontano dalla tratta ferroviaria e gli artificieri hanno provveduto a costruire una struttura protettiva ovvero una barriera per contenere gli effetti di un'eventuale esplosione e soprattutto la proiezione di schegge. Le operazioni di bonifica interesseranno in questo caso una zona decisamente più ampia 600 metri pertanto si prevede l'evacuazione di non meno di 1000 persone.


Corrado Cimador


Foto: Radio Capodistria/BoBo
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