Foto: EPA
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"Il transito in Slovenia, nonostante il decreto pubblicato ieri non lo preveda, sarà ripristinato esattamente come era fino a ieri", ad assicurarcelo il deputato al seggio specifico Felice Žiža che ci ha raccontato che appena ha visionato il documento ha contatto il ministro dell'Interno Aleš Hojs che gli ha garantito l'inserimento dei passeggeri in transito tra le categorie esentate dall'obbligo di essere vaccinati, testati o guariti. "Il cittadino straniero che transiterà attraverso la Slovenia non avrà, quindi, il bisogno di dimostrare di essere in possesso di alcun tipo di test o vaccinazione anche se non potrà scendere dalla macchina e dovrà percorrere la strada più breve possibile verso il confine di destinazione", ci spiega.

Per chi invece passa quotidianamente la frontiera per lavoro o motivi personali varranno le regole di entrata in vigore da domani in tutto il paese, ma verrà dato il tempo agli interessati di vaccinarsi, sempre che lo desiderino.

"Prima di togliere drasticamente la possibilità di entrare senza vaccino sarà neccessario informali e concedergli qualche settimana per adeguarsi alle nuove richieste", ci dice il deputato spiegando che dietro questa decisione non facile c'è "la volontà di promuovere la vaccinazione", poichè raggiungere la soglia di almeno il 60% della popolazione immunizzata entro agosto è l'unico modo per garantire che a settembre non si debba nuovamente chiudere tutte le attività sociali, economiche e le scuole visto che la variante delta si sta dimostrando molto più aggressiva e contagiosa.

Il governo intende, quindi, imitare la Francia che per spingere i suoi cittadini a vaccinarsi ha annunciato che l'obbligatorietà di essere in possesso del passaporto sanitario per entrare in luoghi pubblici o partecipare ad eventi di vario genere sarà accompagnata nelle prossime settimane dalla cancellazione dei test anti-Covid gratuiti?
"La Slovenia è orientata a rendere nel mese di agosto i tamponi a pagamento" ci dice Žiža (anche se non esiste ancora una data certa). Da medico inoltre ci tiene a invitare i cittadini a vaccinarsi, grantendo che i vaccini sono sicuri per tutti anche per i più piccoli. Ai dubbiosi consiglia di informarsi da persone specializzate e non attraverso i social media o la tv e a tener conto che tra qualche settimana solo i vaccinati potranno muoversi senza problemi e accedere a servizi pubblici, negozi e ristoranti.

Il passaporto sanitario, inoltre, "diventerà l'unico modo per muoversi nel proprio paese, nella propria città e in Europa per passare i confini". Questi ultimi per quanto riguarda l'area Schengen dovrebbero però restare aperti, senza il ripristino dei posti di controllo; almeno questa sarebbe stata la promessa fatta da Hojs al deputato della minoranza che ha ricordato al ministro il disagio causato dai controlli confinari a coloro che nei mesi precedenti dovevano passare quotidianamente dai valichi. Il monitoraggio dovrebbe quindi spostarsi qualche chilometro più in là, come parte dell'attività quotidiana delle forze dell'ordine sulle strade slovene.

Barbara Costamagna