L'atto giuridico generale, fondamentale e supremo venne adottato dall'allora Assemblea il 23 dicembre 1991 e ha significato l'indipendenza della Slovenia dalla ex Jugoslavia, anche in senso giuridico. Nel corso di una seduta solenne, il presidente della Corte costituzionale Matej Accetto si è rivolto ai presenti sottolineando l'importanza e il ruolo della Costituzione nella storia della Slovenia indipendente, ponendo in rilievo il principio della separazione dei poteri in termini di rispetto dello Stato di diritto. "Deve essere un impegno che ci sollecita ad attuare nella prassi ciò in cui crediamo e che sta scritto nella Carta fondamentale dello stato", ha rilevato. Nel suo discorso ha toccato il principio della condivisione del potere e il ruolo della Corte costituzionale, in cui Accetto vede non il primo e unico, ma l'ultimo tutore della costituzionalità. Sono i tribunali ordinari quelli che devono svolgere tale ruolo, e prima ancora le autorità e i singoli cittadini. Principi che sono stati evidenziati anche dall'ex presidente della Corte costituzionale, Jadranka Sovdat. Sono intervenuti alla cerimonia, tra gli altri, il Ministro della Giustizia, Dominika Švarc Pipan, la presidente del Parlamento, Urška Klakočar Zupančič e il presidente del Consiglio di Stato, Marko Lotrič. La bozza della Costituzione era stata preparata nel 1990 da un gruppo di esperti guidato da Peter Jambrek. In base al progetto iniziale doveva essere adottata già con la proclamazione dell'indipendenza, nel giugno del 1991, non essendo però state concordate tutte le questioni, entrò in vigore mesi dopo, a fine dicembre, con una serie di emendamenti. Da allora, la Costituzione ha subito delle modifiche, con articoli riguardanti il diritto all'acqua potabile, il Patto di bilancio europeo e la regolamentazione dei referendum.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: BoBo
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