Foto: Radio Capodistria/Maja Cergol
Foto: Radio Capodistria/Maja Cergol

Un confronto preelettorale che ha visto protagonisti i rappresentanti delle fila giovanili di Nuova Slovenia, Movimento Libertà, Uniamo la Slovenia e il Partito dei pirati. Al primo incontro dei due previsti organizzato dal Consiglio giovani della Slovenia hanno dibattuto sui temi che li riguardano di più e ai quali non viene prestata sufficiente attenzione. In primo luogo, il problema delle soluzioni abitative sostenibili per i giovani, per il quale Janoš Kastelic dei Pirati stanzierebbe almeno lo 0,5 per cento del Pil. Per i giovani di Libertà, così Kaja Galič, andrebbero, inoltre, semplificate le procedure, introdotte obbligazioni abitative e data la possibilità di riscatto dopo cinque anni di locazione di un immobile secondo il modello olandese, oltre che introdotta l'esenzione da tasse e contributi per il primo decennio dall'ingresso nel mondo del lavoro. Una retribuzione adeguata sarebbe, invece, cruciale secondo Marko Gruden di Nuova Slovenia, fiducioso del fatto che i giovani sarebbero in grado di risolvere il problema da sé avendo sufficienti disponibilità economiche e sistemi di tutela che dimostrino fiducia nel loro futuro. Per Lucija Tasner di Uniamo la Slovenia, non va dimenticato che la questione abitativa riguarda anche le zone periferiche e rurali, non solo le città. Una serie di proposte interessanti per un problema molto complesso che richiede un approccio cauto al fine di non penalizzare nessuno, hanno rilevato tutti i candidati, che si sono trovati d'accordo anche sul tema della salute mentale dei giovani. La terapia andrebbe inclusa nei servizi coperti dall'assicurazione, incrementati i fondi e rafforzate le istituzioni, anche quelle non governative che potrebbero occuparsi delle fasi iniziali, della prevenzione e della sensibilizzazione. Tutti hanno convenuto sull'ancora presente stigmatizzazione che accompagna il malessere o disturbo mentale e sull'importanza delle ONG.

Maja Cergol