Anche in Slovenia molte famiglie faticano ad arrivare a fine mese ed è un problema sempre più diffuso e ricorrente. Varie associazioni richiamano l'attenzione sulle famiglie socialmente vulnerabili, sull'aumento del numero di dipendenti che non riescono ad arrivare a fine mese a causa dei salari troppo bassi, sugli alti costi della vita e sulla grave crisi abitativa. Testimonianze di genitori che dicono di non voler vivere nel lusso, ma soltanto fare in modo che i figli non soffrano la fame e di riuscire a pagare le bollette, e che si trovano in difficoltà nonostante abbiano un impiego e ricevano un salario. Aumentano i casi di genitori che decidono di arrotondare il bilancio familiare con un lavoro in nero.
Quanti non hanno la possibilità di avere una propria abitazione e devono vivere in affitto, spesso si trovano di fronte a canoni di locazione elevati, anche superiori al salario minimo, per appartamenti non idonei a sopperire ai bisogni abitativi, angusti, umidi, privi dei minimi standard. In Slovenia si sta cercando di risolvere questi problemi attraverso una politica abitativa studiata per venire incontro alle necessità di quanti si trovano in questa situazione, singoli e famiglie. Se ne occupa un apposito direttorato all'interno del ministero per un futuro solidale, che cerca di migliorare l'accessibilità a tutti i tipi di alloggi e fornire un'adeguata assistenza finanziaria per l'uso di tali alloggi a coloro che non possono sostenere i costi da soli. Un obiettivo importante della politica abitativa è di contribuire alla protezione della famiglia, degli anziani, dei disabili e di altri gruppi vulnerabili della popolazione attraverso un'adeguata fornitura di strutture abitative.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Pixabay
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