La motivazione dei promotori del vaglio di costituzionalità con a capo il primo firmatario Peter Gregorčič, Presidente del Consiglio di programma RTVSLO è che l'attuazione della legge, se non congelata, rischia di provocare danni irreparabili, tra i promotori vi figurano pure il direttore generale dell’Ente, Andrej Grah Whatmough, il vicepresidente del consiglio di sorveglianza Tamara Besednjak e l’attuale direttore di Tv Slovenia, Uroš Urbanija. Gregorčič ha spiegato che la richiesta è stata inoltrata ieri, giorno in cui è entrata in vigore la legge e le quali disposizioni precedenti hanno di fatto determinato la fine dei mandati dei membri del consiglio di programma e di sorveglianza, del direttore generale e dei direttori della Tv e Radio “senza previa verifica delle condizioni previste dalla legge per tale manovra” ha spiegato Gregorčič. Questa manovra, secondo Gregorčič è in “violazione dei principi costituzionali, della prassi giuridica europea e della Corte europea per i diritti umani”. I promotori, di conseguenza, invitano la Corte costituzionale a promuovere un dibattimento pubblico sull’argomento. Il rischio concreto, sempre secondo Gregorčič è che l’ente potrebbe restare per un periodo prolungato senza gli organi di amministrazione e di sorveglianza in piena operatività con la conseguente violazione dell’articolo 39 della costituzione che tratta la libertà di espressione. Secondo il governo invece la legge sull’RTV è una legge buona, pensata per togliere la politica dalla gestione dell'ente radiotelevisivo pubblico, ciò che invece la legge precedente permetteva. Il Governo e ministero della cultura sono convinti che le modifiche di legge sull’RTV di Slovenia, in vigore da ieri, sono adeguate e che supereranno la verifica della Corte costituzionale. Lo ha dichiarato la ministra Asta Vrečko, dopo l'inoltro della richiesta; ribadendo che rispetta l’iniziativa portata avanti da Gregorčič come rispetterà la decisone che prenderà la Corte costituzionale. La Ministra ha poi ricordato che l’obiettivo principale del governo è quello di tagliere l’influenza dei partiti dagli organi dell’RTV, questi verranno da ora in poi designati dalla società civile. Gregorič ha però risposto alle affermazioni della Ministra, la quale aveva definito la proposta per una revisione costituzionale dell'emendamento come un'altra manovra dilatoria dell'attuale direzione di RTV Slovenia, dicendo “evidentemente la Ministra non conosce i procedimenti della Corte costituzionale, l’inoltro della richiesta non determinerà lo stop all’attuazione delle legge”.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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