Dovremo fare i conti con il virus e le restrizioni della vita pubblica ancora per qualche tempo. Manifestazioni e cerimonie al momento sono ancora vietate e molti reputano il divieto, una violazione del diritto alla libertà di riunione. A riguardo, i sindaci delle municipalità che hanno lo status di Comune Città, sono 11 in Slovenia e fra queste Capodistria, hanno discusso una serie di proposte da sottoporre all’attenzione del governo. La progressiva riapertura delle attività economiche è condivisa da tutti quanti vogliono tornare alla vita, imprenditori e cittadini. È necessario allora che norme e tempi della ripartenza siano definiti con estrema accortezza ma, rilevano i sindaci: “Non possiamo non pensare alle famiglie che, se tornano a lavorare, non sanno dove mettere i bambini”. Pertanto, suggeriscono una celere apertura degli asili, magari limitando la composizione dei gruppi, senza pregiudicare la sicurezza dei bambini, del personale e a scapito dell’istruzione.

Per quanto attiene i servizi di trasporto pubblico in ambito urbano che il governo ha riattivato per il trasporto dei lavoratori, i sindaci suggeriscono che sino alla riapertura delle scuole, tali servizi siano riservati anche agli altri utenti, ma introducendo un orario domenicale, dunque con corse più rade. Propongono inoltre la riapertura di biblioteche, musei e gallerie e istituzioni simili. Suggeriscono inoltre che l'Istituto nazionale di sanità pubblica fornisca precise linee guida che consentano ai ristoratori di aprire i locali con tavoli all’aperto. Secondo i primi cittadini dei Comuni Città è altresì indispensabile, che il nuovo maxipacchetto di misure del governo, preveda aiuti economici anche ai lavoratori delle istituzioni pubbliche comunali. Rilevano in particolare il rischio di liquidità. A breve in seguito al calo delle entrate derivanti da concessioni, affitti e tasse di soggiorno, i bilanci saranno messi a dura prova. Si potrebbe arrivare alla paralisi delle attività, a un eccessivo indebitamento che si ripercuoterebbe sulle casse dello Stato.

Sempre in tema di futuro, i sindaci dei Comuni Città hanno deciso di organizzare una campagna di pulizia, che si svolgerà nelle singole municipalità il 29 aprile per celebrare la Giornata della Terra.

Se da una parte s’invocano aperture, dall'altra la municipalità capodistriana, per limitare la diffusione dei contagi da coronavirus, ha cancellato tutte le cerimonie e le manifestazioni organizzate o co-organizzate dal comune previste sul territorio nei prossimi mesi. Al momento, del resto, non è chiaro quando l'organizzazione di eventi sarà possibile, né quando saranno consentiti assembramenti di persone durante le manifestazioni in tutta la Slovenia. Cancellati dunque nel capodistriano eventi quali: Capodistria sul palmo della mano, Le notti giallo-blu, La festa del Refosco a Maresego, Le giornate portuali e molte altre manifestazioni sia culturali sia sportive.
Intanto, i sindaci dei quattro Comuni costieri, Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano hanno annunciato una graduale ripresa del lavoro delle singole amministrazioni a partire dal 4 maggio. L’operatività sarà adeguata alle misure adottate dall’Autorità Governativa. Pertanto, i sindaci esortano i cittadini a continuare a rivolgersi agli uffici via telefono o e-mail, in seguito con l’allentamento delle misure restrittive, i comuni ripristineranno il contatto con il pubblico. Sempre dal 4 maggio, le aree di parcheggio gestite dalle singole municipalizzate torneranno a pagamento, le tariffe erano state azzerate al momento dalla proclamazione dell’epidemia lo scorso 16 marzo.

Corrado Cimador

Foto: Radio Koper
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