Foto: MMR/STA
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"L'atmosfera è stata molto positiva. Il Capo dello Stato ha manifestato attenzione e sensibilità nei confronti delle comunità nazionali e abbiamo parlato di temi generali che riguardano la politica statale. In apertura la Presidente Pirc Musar si è soffermata sul rapporto che intende portare avanti e coltivare nell'ambito del rapporto bilaterale con l'Italia e quindi con il presidente Mattarella, per consolidare ancora di più quella grande amicizia e quella grande collaborazione che esiste, e che negli ultimi anni sicuramente è stata portata avanti anche dal Presidente Borut Pahor". - ha esordito, Felice Žiža, deputato al seggio specifico per la NCI al Parlamento sloveno e proseguito - "La Presidente intende seguire questa linea e si è detta disponibile ad incontraci per discutere dei temi che riguardano le comunità nazionali in qualsiasi momento. Nell'occasione però hanno prevalso altre tematiche. Abbiamo aperto il dibattito parlando della legge elettorale. La Presidente ha posto sul tavolo tutte quelle che erano le proposte che sono entrate in dibattito negli ultimi 4 anni. Si è parlato della legge proporzionale, con il voto di preferenza alle politiche. Si è parlato anche di una legge mista, per la metà maggioritaria e per l'altra metà proporzionale, quindi ci sono due o tre sistemi sul tavolo. Abbiamo poi espresso i nostri pareri e le nostre opinioni, e spiegato come abbiamo votato in passato. Per la legge proporzionale preferenziale io a suo tempo avevo votato col Governo, a favore di questa proposta, che sembra anche avere più consenso". Nonostante i colloqui siano durati solo 45 minuti, sono stati affrontati altri temi molto importanti, quali le riforme costituzionali fino a quella di strettisima attualità relativa alla senita' ma anche come ci racconta il deputato Žiža. "Riguardo la nuova legge sull'istituzione delle province, che non esiste ancora in Slovenia, che la Costituzione, invece, prevede, sono dell'avviso che probabilmente in questo mandato sarà difficile ottenere un consenso dei due terzi per portare a casa questo importante risultato. Abbiamo presentato quello che è stato il dibattito pubblico tra la comunità nazionale italiana, la Can Costiera, e quelle Comunali, sulla decisone presa, ovvero che nella nostra regione la provincia dovrebbe chiamarsi Istria ed essere limitata al solo territorio di insediamento storico della comunità nazionale italiana. Ci si dovrebbe ispirare a un'architettura sul modello delle regioni a statuto speciale italiane: in tre delle cinque regioni di questo tipo in Italia, ci sono la minoranza francese, quella austriaca e quella slovena. Si tratta di un modello al quale ci siamo ispirati e abbiamo espresso chiaramente alla Presidente le nostre impressioni".
Come ci spiega ancora Felice Žiža, assieme al capo di Stato Pirc Pusr e il deputato della minoranza ungherese, Ferenc Horvath, si e' parlato della riforma sanitaria. Un tema di cui si discute tantissimo ultimamente. "Personalmente ho detto che la riforma dovrebbe interessare innanzitutto il settore primario, quello dei medici di medicina generale, dei medici di famiglia, che sicuramente potrebbero risolvere gran parte delle problematiche successive della piramide. Se loro riescono a risolvere la maggior parte dei problemi, tante delle situazioni difficili che oggi ci troviamo ad affrontare nella politica sanitaria sarebbero risolte" . In chiusura Felice Žiža ci ha detto - "L'ultimo tema importante che abbiamo trattato riguarda le modifiche costituzionali. Abbiamo espresso il nostro consenso alla riforma costituzionale sulla nomina dei giudici da parte del Presidente, e a quella riguardante la nomina del primo ministro, e dei ministri sul modello in vigore in Italia. La prima renderebbe completamente indipendente la nomina dei giudici dagli altri due poteri, legislativo ed esecutivo; la seconda accelererebbe la nomina del primo ministro nel momento delle elezioni o delle crisi di governo, senza dover attendere, come succede oggi, anche più mesi prima di avere il nuovo capo del governo."

Corrado Cimador