L’Europa deve essere in grado di affrontare i potenziali pericoli e deve rafforzare il sistema di difesa per affrontare al meglio le potenziali nuove epidemie, è quanto ha detto Janša via twitter a margine dell’incontro con il premier polacco Morawiecki. Janša ha poi parlato di un altro pericolo molto reale e che viene troppo spesso sottovalutato, ovvero quello dei cyber attacchi” nessun paese Ue è in grado di affrontare da solo questa potenziale minaccia” ha detto il premier sloveno. Saranno insomma questi due punti le priorità della Presidenza Slovena all’Unione Europea. Per quanto riguarda la Conferenza sul futuro dell’Europa che si svolgerà nella seconda metà di quest’anno, Janša si augura che il dibattito sarà inclusivo “L’Unione Europea è forte quando lo sono i singoli stati membri, ogni tentativo di indebolimento è controproducente” ha spiegato Janša. Anche il premier polacco ha sottoilneato che l’Europa deve rispettare le differenze. Tra i temi affrontati anche quello dello stato di diritto “posso affermare che la Polonia lo rispetta, è un paese che ha lottato duramente per raggiungere delle solide basi democratiche” ha detto Janša. Anche secondo Morawiecki la Slovenia è spesso vittima di dure accuse ingiustificate, “non dobbiamo permettere che in Europa sia a dominare la menzogna e le incomprensioni. Entrambi si sono detti poi soddisfatti dalla ripersa a partire con il primo maggio del collegamento aereo tra Lubiana e Varsavia. Tra i due paesi lo scambio di merci è pari a due miliardi di euro. Sul fronte covid 19, il premier ha spiegato di attendersi entro giugno una soddisfacente copertura vaccinale, tale da fermare l’epidemia “stiamo facendo il massimo livello Ue affinché aumenti il numero di dosi vaccinali a disposizione”. Janša ha pure incontrato il vicepresidente del governo Jaroslaw Kaczynski, e ha depositato una corona di fiori alla tomba del milite ignoto.

Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO/FOTO: Ufficio presidente governo
Foto: MMC RTV SLO/FOTO: Ufficio presidente governo