L’Ente previdenziale nazionale, ZZZS è intervenuto sul tema portato avanti dall’esecutivo sul rinnovamento dell'assicurazione sanitaria e dell'istituto che la rappresenta come parte fondamentale della riforma del sistema sanitario che il governo intende attuare. A proposito è intervenuta oggi Tatjana Mlakar, direttore Generale del ZZZS, l’ente previdenziale nazionale ha respinto con fermezza le accuse mosse di far confluire i soldi pubblici nel sistema privato e di nasconedere determinate informazioni delicate. Come ricordiamo i partner della coalizione hanno valutato “critica la situazione nel sistema sanitario nazionale”, il premier Golob ha annunciato la necessita' di approvare una riforma dell’intero settore che riguarderà soprattutto l’ente previdenziale. “Abbiamo a che fare con il problema dell’assicurazione sanitaria di base che pesa 4,5 miliardi di euro, l’assenteismo che ci costa 700 milioni e i guadagni delle assicurazioni sanitarie che ammontano a 600 milioni di euro” ha detto Robert Golob. La Mlakar ha spiegato che il ZZZS opera in conformità con la normativa vigente, l’ente “è l’istituzione più monitorata del paese”, ha spiegato aggiungendo che non rappresenta il problema principale del malfunzionamento del sistema. La Mlakar ha inoltre spiegato che la volontà è quella di avere un ruolo più attivo che va ottenuto solamente con le modifiche della legge in vigore “un ruolo maggiore di acquirente e contribuente di servizi sanitari, in grado di fisaare un prezzo reale ai servizi offerti e ai programmi sanitari in base alla reale necessita' della popolazione“ ha detto sempre la Mlakar dicendo di salutare la riforma del sistema sanitario sperando che questa non riguarderà solenite una delle parti coinvolte. L’Ente previdenziale nazionale ritiene inoltre che la futura riforma introduca anche modifiche strutturali nell’ambito della gestione e organizzazione della sanità e introduca misure sostenibili a lungo termine con l’ottimizzazione dei finanziamenti pubblici.

Dionizij Botter

Foto: Youtube (zajem zaslona)
Foto: Youtube (zajem zaslona)