Predsedniške volitve, volišče Foto: BoBo
Predsedniške volitve, volišče Foto: BoBo

E' iniziata oggi ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 23 ottobre, anche se già da diverse settimane sono iniziate le schermaglie politiche. Ma ora si entra nel vivo, aspettando l'ufficialità della candidatura dell'eurodeputato dei Socialdemocratici Milan Brglez, dimessosi dalle cariche di partito in attesa del sostegno formale del partito di maggioranza Movimento Libertà.
Nel frattempo il partner di minoranza della coalizione ha rotto gli indugi e, nella serata di ieri, ha reso noto il nome del proprio candidato. Confermate le indicazioni circolate nei giorni scorsi, sarà infatti Miho Kordiš a rappresentare Sinistra e tutte le principali tematiche di cui il partito guidato da Luka Mesec si fa portabandiera. Come ha spiegato lo stesso Kordiš, si sono aperti nuovi spazi per portare avanti l'agenda progressista nel dibattito elettorale dopo la scelta di Marta Kos di non partecipare più alla corsa presidenziale, situazione che peraltro è precipitata con le dimissioni della stessa dalle cariche partitiche che ricopriva in Movimento Libertà.
Al momento le candidature ufficiali sono 5. Nelle ultime 48 ore hanno formalizzato alla Commissione elettorale nazionale la candidatura il sindaco-accademico di Kočevje, Vladimir Prebilič, l'ex ministro degli Esteri, Anže Logar, l'avvocata paladina delle cause per i diritti civili, Nataša Pirc Musar, che si sono uniti al musicista Gregor Bezenšek, il primo a presentare le firme, e all'ex ministro di Nuova Slovenia, Janez Cigler Kralj, sostenuto dal suo partito, che hanno presentato le firme nel primo giorno utile.
L'elenco definitivo dei candidati ufficiali sarà annunciato a inizio di ottobre, poiché fino al 28 settembre è possibile depositare le firme degli elettori e fino al 3 del prossimo mese si potrà ritirare il proprio consenso alla candidatura. Scade invece oggi il termine per gli elettori residenti all'estero di informare la Commissione elettorale per scegliere tra il voto postale o in una missione diplomatica.


Valerio Fabbri